{rokbox title=| :: |}images/stories/seri.jpg{/rokbox}“Non darei la comunione a Vendola perché ostenta la sua condizione perversa e malata di omosessuale praticante. A questa gente come lui, un gran furbacchione che specula sulla sua presunta vicinanza alla Chiesa, i vescovi e i sacerdoti sappiano dare un bel calcio nel sedere”. Questo è il pensiero di monsignor Vincenzo Franco, vescovo emerito di Otranto. “Se muore un gay certamente me ne dolgo e prego per lui, ma non posso celebrare una messa funebre per la semplicissima ragione che è morto senza pentimento, senza cambio di vita e da pubblico peccatore, pietra di scandalo. Il Vaticano spesso tace su questioni importanti dando un’idea di indulgenza a buon mercato”.
Il riferimento è sempre ai gay ma anche a chi convive more uxorio. “Esiste una mal celata idea di misericordia”. E se si prova a ricordargli che Dio è misericordioso risponde: “Certo ma allora costoro se la vedano direttamente con lui, noi in terra non possiamo cambiare le regole imposte dal diritto canonico”. Parole che sgomentano, respingono e allontanano e danno il la ad una musica che, seppure in sordina, serpeggia anche negli ambienti politici cosiddetti progressisti da quando Nichi Vendola ha dichiarato che si candiderà a governare il Paese.
In assenza di argomenti politici o di argomenti deboli da contrapporre al presidente della Puglia che smuove le piazze e le coscienze – e che viene apostrofato come “il poeta di cui la politica non sente il bisogno” o come “il sognatore” a cui manca la concretezza dell’agire – il solo leit motiv sembra essere la sua omosessualità dichiarata e mai ostentata, come il suo essere cattolico.
Credo che su questa dichiarazione vergognosa ed ignobile tutte le persone di buon senso ed anche le forze politiche nel complesso debbano necessariamente prendere posizione contro, condannando, senza esitazione, dichiarazioni come questa che fanno il pari con quelle del vescovo di Grosseto il quale equiparava la pedofilia alla omosessualità.
Se vogliamo far crescere una società più giusta e più rispettosa verso il prossimo non possiamo tollerare certe prese di posizione che fanno male, soprattutto, a coloro che credono in Cristo ed al Suo esempio