Nella seduta del Consiglio comunale del 21 maggio u.s. il gruppo di minoranza “Impegno per Monte San Savino” ha espresso voto contrario sulle aliquote TASI stabilite dalla Giunta e portate all’approvazione del Consiglio. Il motivo della contrarietà è dettato essenzialmente dall’alta percentuale fissata per la prima casa (0,30) cioè quasi il massimo consentito ai Comuni per l’anno 2014. (Il massimo è lo 0,33) e da altre ragioni che Il capogruppo Claudio Valdambrini ha così in sintetizzato.
“La delibera sulle aliquote TASI per l’anno 2014 che la Giunta ha portato all’approvazione del Consiglio comunale prevede che il gettito di tale tassa derivi solo o quasi esclusivamente dai possessori di prima casa, ivi compresi gli anziani e i disabili residenti in casa di riposo o di cura, escludendo o toccando in manierapressoché ininfluente tutti gli altri tipi di immobili appartenenti a diverse categorie catastali. Non ci sembra una valida giustificazione sostenere che, siccome le prime case sono esenti dall’IMU, i proprietari possono sostenere il peso quasi esclusivo della TASI. Ragionando così si rischia di trasformare la TASI in una patrimoniale, un’IMU surrettizia, mentre questa nuova tassa è stata pensata per concorrere a finanziare i cosiddetti servizi indivisibili erogati dal Comune ( viabilità, manutenzione impianti,parchi e tutela del verde pubblico, illuminazione e via dicendo).Ora, siccome di questi servizi sono definiti “indivisibili” proprio perché ne usufruiscono indistintamente tutti i cittadini e non solo i proprietari di prima casa, ci sembrerebbe logico, per un principio di equità, che tutti, seppure con aliquote diversamente modulate, concorressero al pagamento della TASI, indipendentemente dal fatto che siano o non siano proprietari di immobili soggetti all’ IMU. Noi non condividiamo questa ratio di ripartizione delle aliquote, che, a nostro avviso, non rispetta principi di equità fra i cittadini.”