Alcuni di voi mi conoscevano da prima di questa campagna elettorale altri hanno avuto modo di conoscermi nei vari incontri che abbiamo svolto su tutto il territorio.
Oggi ho scelto di presentarmi a voi che avete seguito la campagna sui media e vorrei spiegarvi perché ho scelto di condividere tante battaglie con il Comitato per Cortona, Carola Loretta Lazzeri Sindaco.
Intanto vi dico subito che io sono un cortonese per scelta, avendo deciso di ritornare a vivere qui con mia moglie dopo un decennio passato in Australia. Per buona parte della mia carriera, mi sono occupato di import export del Made in Italy, prima lavorando per aziende italiane che esportano in tutto il mondo, poi creando un’azienda di import-export a Sydney in Australia. Azienda che crescendo ha potuto collaborare, far conoscere e far sviluppare tante imprese della nostra provincia nei mercati Oceania – Far East. Dopo aver venduto questa azienda, mi sono occupato di consulenza strategica, in particolare di marketing, di gestione delle risorse e di piani di sviluppo industriale. Ho due lauree di secondo livello una in marketing ed una in gestione aziendale conseguite in Australia.
Tornare a vivere in Italia è una scelta della quale, nonostante la burocrazia, le contraddizioni, l’invadenza di una certa politica, l’atteggiamento un po’ fatalista che ci contraddistingue, sono felice.
Questo territorio, la nostra storia, il nostro paesaggio e le nostre tradizioni sono veramente insuperabili. Per fortuna è ancora così.
Negli ultimi anni, però, le scelte di chi ha governato la cosa pubblica, anche qui da noi, hanno smesso di interessarsi di quelle che dovrebbero essere le priorità di qualsiasi amministrazione saggia ovvero la tutela della salute dei cittadini, la tutela del lavoro, la tutela e promozione del territorio e delle nostre risorse in genere, ma ed è ancora più grave, la locale amministrazione ha smesso di ascoltare e soprattutto capire quelli che sono i veri problemi delle persone. In breve la politica ha smesso di essere partecipazione. Le scelte che sono state intraprese localmente sono partite purtroppo da segreterie di partiti, da stanze dei bottoni, che sono molto lontane da noi. E chi poteva fermare lo scempio non l’ha fatto per accondiscendenza nei confronti del sistema, e perché ha curato più la propria carriera politica che le persone e gli interessi di chi l’aveva votato.
Il Comitato per Cortona nasce da un’emergenza locale che è stata purtroppo programmata nelle segreterie del partito a Firenze e a Roma, ovvero favorire lo sviluppo di centrali a biomasse, centrali a bio gas e inceneritori. Purtroppo queste non sono state pianificate come un necessario aiuto all’agricoltura e alla società nel trattamento e smaltimento dei residui, cosa che avrebbe anche potuto avere una giustificazione, sono invece diventati un business finalizzato alla raccolta di sovvenzioni, finanziamenti, poltrone e denaro pubblico. Un business che però, a Cortona come in altri comuni, oltre ad essere assai poco utile sta andando a creare problemi per il paesaggio, per la salute in senso lato delle persone, e sta andando ad impedire una crescita possibile, ponendo serie questioni di rischio sia per lo sviluppo dell’agricoltura vera, ricca e di qualità che per lo sviluppo del turismo e delle attività ad esso connesse.
Non essendo abituato alle chiacchiere fini a se stesse, ed essendo deluso sul come si sono mossi i partiti di sinistra e di destra localmente, ho deciso di impegnarmi attivamente nella politica locale con un gruppo che rappresentasse davvero un’alternativa democratica e civile.
L’opposizione a Cortona, fatta dai partiti, è stata basata su ideologie che appartengono al passato, è stata statica, assenteista e chiassosa. Non è un caso se qui non ci siano stati finora né un ballottaggio, né tantomeno alternanza. Non è per merito proprio se il PD ha governato ininterrottamente per sessant’anni. Non è perché sono “bravi”. Semplicemente non c’é stato dall’altra parte un progetto praticabile.
Il Comitato per Cortona avendo anni di battaglie di civiltà e cittadinanza alle spalle, avendo a cuore il bene comune e avendo la testa per capire quali sono le azioni che hanno buon senso è l’unica seria espressione del meglio che questa comunità può rappresentare, è l’unica vera alternativa.
Il nostro programma non è una sterile lista di promesse che non si faranno, promesse polverose che vengono ri-tirate fuori dal cassetto ogni cinque anni, promesse su raccolta differenziata e su un’economia più green della società. Promesse fatte da chi ha una storia fallimentare alle spalle su molti fronti ed in particolare in queste aree.
Il nostro è l’unico programma incentrato su ciò che si può fare.
Con priorità precise: la salute dei cittadini, la partecipazione attiva della popolazione nelle scelte che la riguardano, lo sviluppo sostenibile dei nostri settori trainanti: agricoltura, turismo ed artigianato. Uno sviluppo che deve essere armonico e basato su una progettualità condivisa.
Noi siamo fortemente convinti che un periodo migliore per Cortona e per il suo territorio sia possibile, a patto che ci sia un cambiamento.
È per questo che vi invito domenica a fare la cosa giusta per voi, per vostri figli, per il nostro territorio e votare Comitato per Cortona, Carola Loretta Lazzeri Sindaco, dimostrando che il cambiamento, quello vero e non di facciata, è possibile.
È ora di cambiare
Pietro Zecchini
Comitato per Cortona