Con il voto contrario dei Consiglieri di minoranza, Valdambrini e Luzzi, il Consiglio comunale di Monte San Savino nell’ultima seduta ha approvato l’affidamento del servizio di gestione dell’accertamento e riscossione della tassa sui rifiuti (TARI) al gestore unico SEI Toscana, al costo di 40.000 euro che andranno ad appesantire ulteriormente le già salate bollette dei contribuenti. A tale aggravio di spesa corrisponde di contro una riduzione del servizio di ricevimento del pubblico: dalle attuali sedici ore di apertura dell’ufficio Tributi, compreso un pomeriggio, si passerà a due presenze dimezza giornata a settimanadel personale della Società..
I due Consiglieri del gruppo “Impegno per Monte san Savino” non contestano la legittimità dell’operazione in quanto esiste la facoltà prevista dalla legge di affidare, in via transitoria e per l’anno 2014, la riscossione della TARI al gestore unico di bacino; tuttavia, una cosa è la legittimità teorica della decisione, altra cosa è la valutazione della convenienza economica tra più alternative, tutte egualmente possibili. Ma la possibilità di valutare diverse offerte non è stata presa in considerazione dalla Giunta, che quindi è venuta meno all’obbligo di motivazione dell’ atto amministrativoin termini di efficienza, efficacia ed economicità, come previsto dalla L. 241/90, esplicitazione del canone costituzionale di “buon andamento” della Pubblica amministrazione,(art. 97).
Quella della gestione dei rifiuti è l’ennesima esternalizzazione a cui ricorre questa Amministrazione, ogni qualvolta si prospetta una qualche difficoltà gestionale all’interno di un ufficio. Che le esternalizzazioni abbiano un costo per i cittadini non importa.
In particolare, per quello che riguarda l’affidamento esterno della TARI è stato giustificato con la limitatezza del personale indotazioneall’Ufficio competente.
“Se questa è la situazione- afferma Valdambrini- ,dato che il primo campanello di allarme suonò nel giugno dello scorso anno, si sarebbe dovuto tempestivamente procedere ad un’attenta valutazione delle risorse umane disponibili in pianta organica e attraverso una riorganizzazione del personale destinare all’ufficio tributi un’ altra unità a tempo pieno. Questa sarebbe stata sicuramente la soluzione più economica. Se poi in pianta organica non fosse stato individuato un profilo adatto a ricoprire questo ruolo, si sarebbe potuto ricorrere all’istituto della formazione del personale, in modo da essere autonomi e meglio razionalizzare i servizi.