Monte San Savino riscopre uno dei suoi più grandi tesori: la Chiesa di Santa Chiara. Sono infatti terminati da alcune settimane i lavori presso la Chiesa posta nella centrale Piazza Gamurrini, a fianco del Cassero, edificata per volere delle monache Clarisse tra il 1659 e il 1661 che custodisce al suo interno molte opere di rilievo. La Chiesa, riportata agli originali splendori, sarà riaperta con una cerimonia ufficiale che si svolgerà questo giovedì, 15 Aprile alla presenza del Sindaco Margherita Scarpellini e delle autorità, con la partecipazione della dott.ssa Luisa Caporossi, storica dell’arte e funzionaria della Soprintendenza B.A.P.S.A.E. di Arezzo.
A seguire si terrà l’esibizione del coro femminile Gratia Vocis diretto da Anna Seggi Corti
In Santa Chiara si trovano alcune pale di terracotta come San Lorenzo tra i Santi Rocco e Sebastiano di Andrea Sansovino e la Natività di Luca Della Robbia il Giovane. Oltre a questo a impreziosire la Chiesa, insieme ad alcune opere minori, ci sono la grande tela dell’altare maggiore dipinta da Salvi Castellucci e una terracotta invetriata del Sansovino, raffigurante la Madonna in gloria con il Bambino e i Santi
“Con la riapertura di Santa Chiara raggiungiamo un altro traguardo importante verso un progressivo recupero del nostro patrimonio storico, artistico e architettonico che permetta una generale valorizzazione dei tanti tesori che custodisce il centro storico” dichiara il Sindaco “Finalmente restituiamo alla città una delle sue Chiesa più importanti: questo risultato è il frutto di un lavoro comune, portato avanti dalla nostra amministrazione sotto la supervisione dellla Soprintendenza aretina. L’impegno che assumiamo adesso è quello di garantire l’apertura al pubblico della Chiesa così da aggiungere un punto di attrattiva in più anche ai turisti: per questo ci siamo già attivati avviando una collaborazione con alcuni giovani neo-laureati in Beni Culturali. Tale sodalizio permetterà di tenere la Chiesa aperta offrendo a tutti coloro che la visiteranno un supporto preparato e competente”