Daniele Buggiani 64 anni, medicochirurgo ed odontoitra, ex dipendente usl 8, qualifica di dirigente medico, pensionato, oggi svolge attività libero professionale presso strutture private. Da sempre inserito nel tessuto sociale del comune di Castiglion Fiorentino.
1. I motivi che l’hanno spinta ad aderire alla lista civica “Libera Castiglioni- Agnelli Sindaco”?
La situazione del nostro paese e della nostra nazione è tale che necessita dell’impegno civico di ogni cittadino. La lista civica, trasversale, “Libera Castiglioni – Mario Agnelli Sindaco”, si compone di persone, perlopiù giovani, che non compromessi con la politica di partito sentono l’imperativo morale di lavorare per migliorare, se possibile, le condizioni dissestate del comune. L’entusiasmo dei giovani è contagioso e quindi mi ritrovo in questa lista.
2. Secondo lei di che cosa ha bisogno Castiglion Fiorentino?
La prima necessità del comune è quella di avere una giunta trasparente nelle scelte, attenta alle esigenze della cittadinanza, onesta, non legata a condizionamenti di partito ne a interesse personale.Non a caso ho scelto di candidarmi in un periodo della mia vita professionale in cui non è possibile cambiare impegno politico con gratificazioni di carriera.
3. Quale aiuto concreto può dare al paese ?
L’esperienza di vita, di lavoro e di cultura che è bagaglio personale di ognuno di noi unito all’impegno e all’onestà è l’aiuto che posso dare.Certamente il dissesto economico del Comune che è certificato dagli ispettori ministeriali e non errore contabile come qualcuno vorrebbe far credere.E’ tale che i margini di manovra non sono ampissimi comunque qualcosa si può fare. In particolare penso che la collaborazione con gli altri comuni della vallata su alcuni servizi potrebbe portare a un contenimento della spesa corrente e quindi a liberare risorse .
4. Si parla tanto di cambiamento, quali sono le novità apportate da “Libera Castiglioni ?
La novità principale di “Libera Castiglioni” è che il programma è frutto di scelte condivise con la cittadinanza.
5. Secondo Lei i castiglionesi sono pronti a voltare pagina?
Si può cambiare? Difficile dirlo, spero di si.Certamente la politica di scambio sta finendo sia a livello nazionale che locale. Un tempo in periodi preelettorali il paese era un cantiere a cielo aperto, asfalto, illuminazione, fossi e più chi ne ha ne metta, oggi al massimo assistiamo ad una patetica risistemata dei giardini pubblici. In buona sostanza credo che finiti i denari finiscono anche i voti.
6. E infine, “il paese che vorrei”…Lei tra qualche anno che paese s’immagina?
Vorrei un paese che quelli della mia generazione hanno già conosciuto. Quindi tornare a crescere ad avere fiducia nelle istituzioni, ad avere un Comune amico che semplifichi la vita e non ostacoli l’iniziativa privata. Con Mario Agnelli sarà possibile tutto questo. Le scelte da fare sono, quindi, indubbiamente connesse alla valorizzazione del nostro territorio e delle sue peculiarità, in primo luogo un no deciso alla centrale a biomasse e magari istituire un percorso, assieme a tutti i Comuni, per proteggere il nostro patrimonio naturistico e incrementare così il turismo di settore
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