50.762 presenze nel 2013 a Castiglion Fiorentino. Un incremento a due cifre, + 27,44 %, rispetto all’anno precedente. È questo il dato più eclatante ed importante che arriva dall’ufficio del turismo della Provincia di Arezzo. Lo scorso anno 3.813 turisti stranieri in più rispetto al 2012 hanno scelto il paese della Torre del Cassero come luogo ideale per trascorrere le proprie vacanze. Rispetto al 2012 si parla di una variazione percentuale di un più 38.18. Dato contrastante, invece, per i viaggiatori italiani. Se da un lato diminuiscono lievemente gli arrivi, -3.24 %, dall’altro aumentano le presenze +4.58 %.
È stato un 2013 positivo, dunque, per le strutture ricettive del paese della Torre del Cassero. Certo il dato sui flussi turistici potrebbe essere decisamente diverso se al resoconto provinciale si potesse sommare anche i flussi delle strutture ricettive non censite. Ma “querelle” a parte, ancora una volta il turismo si dimostra come un importante volano per l’economia locale. “Siamo contenti – afferma l’Associazione Operatori Turistici di Castiglion Fiorentino – ma questo risultato non è certamente casuale. Da anni le strutture turistiche lavorano senza sosta nella promozione dell’intero territorio. Il turista che sceglie Castiglion Fiorentino è alla ricerca di emozioni autentiche. Vuole vivere una vacanza unica ed indimenticabile”.
Preservare la ricchezza storico-artistica ma anche ambientale dovrebbe essere una prerogativa di ogni ente pubblico. Come dovrebbe essere una prerogativa di ogni amministrazione sostenere l’intero comparto delle piccole e medie imprese anche quelle agricole. È necessario, quindi, creare le giuste e vitali condizioni perché tutte le categorie sia economiche che sociali lavorino per la creazione di un sistema virtuoso per il bene dell’intero territorio. Non bisogna, infatti, dimenticare che i primi operatori turistici sono gli stessi abitanti di Castiglion Fiorentino. E solo con un’offerta di qualità è possibile proseguire il lungo e per certi versi difficile cammino che garantisce lo sviluppo dell’economia locale.