In queste ore abbiamo appreso della candidatura del MoVimento 5 Stelle alle prossime amministrative di Cortona: il candidato a Sindaco sarà il portavoce Matteo Scorcucchi che si aggiunge così a Francesca Basanieri (PD, SEL), Carola Loretta Lazzeri (Comitato Tutela Cortona), Teodoro Manfreda (Forza Italia – Rinnovamento per Cortona, Andrea Mazzeo (Rifondazione Comunista), Luciano Meoni (Futuro per Cortona, Lega Nord) come sesto in lizza.
Un numero di candidature indubbiamente elevato, anche se non rappresenta una particolare sorpresa nè un aumento troppo vertiginoso rispetto al passato: mai, dal 1995 ad oggi, si è infatti avuta a Cortona una sfida con meno di 4 candidature e le novità sono comunque il frutto pressochè logico delle più importanti vicende politiche locali degli ultimi 5 anni: l’affacciarsi di nuove forze (i 5 Stelle, il Comitato, la Lega), la divisione dell’area di centrodestra e il divorzio fra Rifondazione e il resto del centrosinistra
Il problema che si pone di fronte a questo nuovo scenario è semmai più “tecnico”, ovvero legato ai requisiti richiesti per arrivare alla presentazione di una candidatura.
Ogni lista necessita infatti di almeno 175 firme valide per poter essere accettata: se allo scenario paventato sopra, che prevede almeno 7 liste, aggiungiamo infatti una terza lista politicamente indipendente che andrà ad appoggiare Basanieri più le incognite ancora non risolte di PSI e UdC, si arriva intorno a quota 10.
10 liste significano 1.750 firme, ovvero 1.750 cittadini cortonesi che in un periodo certo non favorevole per la politica dovranno esplicitare un appoggio dichiarato a qualcuno, o comunque firmare per qualcuno, se non altro per agevolarne la candidatura. Fra questi 1.750 non potranno ovviamente esserci nè i candidati a Sindaco, nè i candidati al consiglio comunale che possono essere da 12 a 16 per ogni lista. Anche qui, sommando tutti, si arriva a più di 150 persone che dovranno metterci davvero la faccia, ma non potranno ovviamente firmare
Fra i firmatari di ogni lista ognuno potrà firmare una sola volta, per una sola lista. Chi firma per più liste è sanzionabile e le firme plurime vengono annullate. Le firme, inoltre, devono essere autenticate da un consigliere comunale o comunque una persona che ha ricevuto la delega per l’autenticazione, apposte in moduli su cui è riportata chiaramente la descrizione (nome, simbolo e candidati) della lista che si va a sostenere
Il meccanismo non è quindi semplice e il traguardo non è detto che possa essere agevolmente raggiunto da tutti: la frammentazione che vediamo adesso potrebbe perciò almeno in parte ridursi alla prima “prova del fuoco”. Per assurdo un motivo che potrebbe portare a una riduzione della frammentazione è proprio la frammentazione stessa: è capitato a volte in passato che candidati “forti”, considerando utile avere in appoggio più liste, dirottavano parte dei loro sostenitori su tali liste extra; stavolta però il gioco non è proponibile proprio perchè ci sono tanti candidati e tutti competono l’uno con l’altro
Il termine è quello del 25 Aprile, un mese esatto prima delle elezioni: da qui al 25 la battaglia sarà anche sul fronte delle firme e per quanto detto sopra è evidente che sarà meglio, per chi ancora non l’ha fatto, mettersi celermente al lavoro