Sono circondato da coetanei che lamentano dolori. Al ginocchio, al polso, alla schiena, al gomito etc. etc. etc. Perché io sono salvo? Arriverà tutto insieme come un terremoto distruttivo? Nessun capello bianco alla mia età. Esiste la legge del contrappasso, dovrò pur pagare in qualche modo. O forse aveva ragione Carletto, è lo spleen che va superato.
Come diceva lui ovviamente: ubriacandosi. Ecco cinque cose di cui mi ubriaco quotidianamente.
* Sport. Non c’entra niente con la sindrome da 40enne disperato, loro non hanno un allenatore di sesso opposto
* Vino. Non importa il blasone dell’etichetta, contano la storia, la qualità, la compagnia
* Musica. Dalle melodie di Nat al ritmo di Compay, l’importante è l’atmosfera
* Natura. I vantaggi di essere nato in uno dei posti più turistici del mondo
* Viaggi. La regola è pari pari quella del poro Lévy Strauss
Ecco il mio Medicenter naturale, quello che, come dicono le groupies, è “troppo ganzo”. Lo spleen della Chiana va combattuto così, come diceva Carletto. “Bisogna sempre essere ubriachi. Tutto qui: è l’unico problema. Per non sentire l’orribile fardello del Tempo che vi spezza la schiena e vi tiene a terra, dovete ubriacarvi senza tregua. Ma di che cosa? Di vino, poesia o di virtù : come vi pare. Ma ubriacatevi”. Colonna sonora: Questa è la mia vita By Ligabue