Proprio nel giorno in cui è entrata in funzione la nuova dibattutissima disciplina dei parcheggi, peraltro mitigata per quanto riguarda la sosta a pagamento rispetto a quella che era stata l’idea iniziale, si va delineando in modo sempre più chiaro e concreto lo scacchiere delle prossive amministrative castiglionesi, le terze in quattro anni, quelle da cui dovrebbe avere finalmente inizio (salvo ulteriori clamorose sorprese) una nuova fase politica e amministrativa castiglionese di stabilità e (questo più che altro è un augurio) prosperità. Una fase che poteva iniziare dopo l’elezione di Bittoni, ma tale periodo è stato segnato da un dibattito politico sempre infuocato, da forti scontri in Consiglio Comunale e soprattutto dalle decisioni dei Tribunali in merito all’eleggibilità di colui che era stato scelto come Sindaco. Stavolta, forse, potrebbe essere la volta buona per ripartire davvero
Come più volte ho scritto, anche se da esterno vista la mia nascita cortonese, quella di Castiglion Fiorentino è una comunità che merita di poter finalmente ritrovare la serenità e la politica è chiamata a dare il suo contributo anche nel ricostruirsi un’immagine positiva: purtroppo chi ha provato in questi anni a usare la logica e toni diversi da quelli dello scontro acerrimo non è riuscito a imporsi e allo stesso tempo, come detto, la “ripartenza” è stata rimandata a oltranza per una serie di episodi che sono andati ben oltre il prevedibile e, in certi casi, anche oltre la decenza.
Come detto all’inizio sulla scheda elettorale non è da escludere che i castiglionesi possano trovare una situazione meno complessa di quelle che potevano essere le previsioni. Nel 2012 vi furono 6 candidature, stavolta si potrebbe arrivare ad averne 3. La legge elettorale maggioritaria potrebbe fare il resto, ossia consentire al vincitore di avere una maggioranza consiliare solida e in grado di portarlo a una legislatura da condurre fino in fondo senza scossoni e scricchiolii
In tutti gli ambiti non afferenti al centrosinistra (nel senso tradizionale del termine) si è palesata la candidatura di Mario Agnelli, con la lista civica Libera Castiglioni che sembra essere in grado di compattare la situazione, evitando l’affacciarsi di altri soggetti che puntino a pescare nello stesso mare
All’estrema sinistra c’è il Partito Comunista dei Lavoratori che dopo il grande exploti del 2012 (raccolse quasi il 10% dei voti) ripropone la candidatura di Giuseppe Mazzoli: questa presenza è per così dire ‘fisiologica’ vista la forza e il gran lavoro del circolo castiglionese, capace di risultati altrove mai raggiunti dal piccolo partito in questione, e le idee di Mazzoli che non coincidono nè con l’area di centrodestra nè con quella di centrosinistra e lo pongono quindi inevitabilmente nel ruolo di terzo contendente
Nell’area di centrosinistra il PD sembra indirizzato a un ricompattamento che potrebbe evitare più candidature concorrenti, cercando di porre fine ai contrasti e alle contrapposizione viste in questi anni. Prima di tutto pare che riesca l’opera di ricomposizione fra Area Democratica e il resto del partito, poi pare possibile anche che si riescano a evitare ulteriori differenziazioni. Nel processo di scelta, con o senza primarie a seconda della situazione, l’unico candidato ufficialmente esistente risulta essere l’attuale assessore all’ambiente Rossano Gallorini, che ha ricevuto un forte endorsement di Area Democratica pur non avendo mai aderito a quella corrente, in virtù della sua azione amministrativa e delle sue posizioni chiaramente contrarie all’ipotesi di riconversione della ex Sadam in centrale a biomasse. Gallorini potrebbe essere un nome sostanzialmente condiviso. Sarà comunque l’assemblea degli iscritti al Partito a ratificare la scelta definitiva.
Quindi, se non vi saranno sorprese nel PD e non nasceranno altre ipotesi da qui a metà Aprile (data ultima per la presentazione delle liste) a correre per Palazzo San Michele saranno in 3. Roba che non si vedeva dall’era pre-dissesto