L’Amministrazione Comunale di Lucignano ha ottenuto un finanziamento, tramite il GAL Consorzio Appennino Aretino, di 37.800,00€ pari al 90 % del costo totale dell’intervento Iva esclusa , dal programma di sviluppo rurale della Regione Toscana, per la riqualificazione e valorizzazione del patrimonio culturale.
L’Amministrazione Comunale, grazie al fattivo e sinergico lavoro degli uffici Cultura e lavori pubblici, ha presentato un progetto per alcuni interventi di particolare rilevanza a favore sia della fruibilità e la valorizzazione del patrimonio culturale, sia per adeguare agli strumenti tecnologici la conoscenza e la divulgazione dei Tesori Lucignanesi.
Di seguito il testo del progetto:
Comune di Lucignano
“Riqualificazione e valorizzazione del Museo Comunale di Lucignano e del suo territorio”
Lucignano, per la felice posizione geografica ed il suo impianto insediativo medievale, a pianta ellittica, risulta un paese di straordinario interesse urbanistico e paesaggistico.
Lucignano ha una posizione dominante sulla Valdichiana, sulla sommità di un colle facente parte dell’estremo lembo sud della dorsale dei monti di Palazzuolo a 401 m. s.l.m., delimitata a sud-ovest dal torrente Vertere, a est dal fiume Esse e a sud dal torrente Foenna, al confine tra la Valdichiana aretina e quella senese.
L’impianto urbanistico del Centro Storico è di tipo concentrico con percorso a spirale e assume una forma ellittica con asse maggiore sulla direttrice nord-sud dove il Palazzo Comunale e la Collegiata (anch’essa orientata nord-sud) rappresentano i due fuochi sia geometrici che storico-politici.
Gli anelli concentrici, disposti secondo le isoipse del promontorio, sono collegati tra loro da percorsi trasversali in forte pendenza a volte risolti con gradinate.
Peculiarità del tessuto urbanistico di Lucignano è la sua continuità di struttura che comunque non preclude al suo interno una diversificazione delle funzioni (la parte più esterna è destinata prevalentemente alla residenza, mentre in quella più interna sorgono gli edifici specialistici) e neppure la compresenza di tipologie edilizie che vanno dal palazzo signorile alla semplicissima schiera della classe subalterna. Quindi una compiutezza e continuità fatta di diversificazioni anche importanti che comunque raggiungono all’interno del centro medievale un’organicità che fa di Lucignano un esempio unico.
Le origini di Lucignano non sono certe, ma i ritrovamenti archeologici fanno pensare ad origine antecedenti il dominio romano, cui risalirebbe il nome Lucignano, da Lucinius o forse Licinius, aggettivato in Licinianus ( dal console Licinio) e che la matrice generatrice sia il Castrum romano, fondato da Lucio Silla nel I sec.
Il passaggio dall’impianto da castrum romano a borgo dovrebbe essere avvenuto già agli inizi del 1200 periodo nel quale si verificò un incremento della popolazione testimoniato dalla realizzazione della Chiesa di S. Francesco. Questo aumento demografico continuò per tutta la metà del XIII sec. e soprattutto dopo l’inizio del dominio senese con la battaglia di CAMPALDINO (1289); a questo periodo risale la costruzione del Palazzo Comunale.
Da questo momento si ha un incremento insediativo disposto a borghi anulari concentrici che discendono dalla sommità del colle lungo i percorsi di mezzacosta. La struttura urbanistica di Lucignano, cosi come si presenta attualmente si può datare alla prima metà del secolo XIII quando ormai la divisione netta tra il mondo borghese e quello contadino risultava definita. Infatti lungo Via Roma “via povera” vi abitavano artigiani e commercianti ovvero persone non appartenenti alla nobiltà, mentre tra l’attuale Via Matteotti “via ricca” è caratterizzata da Palazzi nobiliari e di rappresentanza.
La collocazione strategica di Lucignano ne farà spesso preda quando di un dominio quando dell’altro per alcuni secoli. Difatti nel corso del XVI sec. sarà conteso tra Siena, Firenze, Arezzo e Perugia. Al periodo di dominio perugino (dal 1336) risale l’apposizione del GRIFO nel suo stemma. Dopo un’ulteriore periodo sotto Siena (dal 1390) con la Battaglia di Scannagallo (1554) passò definitivamente sotto Firenze.
Il passaggio sotto l’egemonia fiorentina dei Medici determinò importanti interventi urbani, come la costruzione della nuova Fortezza, mai completata, attribuita al Sangallo posta nella direzione ovest verso Siena in posizione dominante della quale rimangono oggi due bastioni con ai vertici due antichi mulini a vento circolari e le mura fortificate ad ovest a raccordo con i bastioni. Sotto Cosimo I, alla fine del ‘500, le mura trecentesche vengono ristrutturato e viene completato l’assetto difensivo del Centro Storico con la costruzione della Collegiata su disegno di Orazio Porta e delle Logge di Andrea Pozzo, realizzate per qualificare uno spazio urbano destinato alle relazioni commerciali e sociali nel pieno spirito dell’urbanistica medicea.
Si è venuto così a creare un centro scenografico di particolare raffinatezza sul quale si affacciano la Collegiata, di fronte alla quale verrà realizzato nel ‘700 il sagrato con la scalinata che rilegge in chiave figurativa l’andamento della struttura urbana, la Loggia e la Rocca oggi in parte recuperata come sede del Teatro Comunale Rosini.
Fondamentale per l’economia sia del centro urbano che e soprattutto per i territori agricoli sarà il periodo di Leopoldo di Lorena che nel XVIII sec. ordinò la bonifica della Valdichiana.
Il Palazzo Pubblico, attualmente sede del Municipio e del Museo Comunale, sorge a contatto con il complesso di San Francesco, nel centro geometrico e ideale di Lucignano.
Probabilmente il Palazzo fu costruito alla fine del ‘200 e rifatto nel secolo successivo, forse dai Fiorentini dopo il 1353. L’edificio presenta un piano seminterrato, un tempo adibito a prigione ( come dimostrano scritti e graffiti presenti sui muri) presumibilmente relativa al Tribunale che si teneva in questo palazzo. Il pittore milanese Luigi Ademollo, attivo a Monte S.Savino tra il 1812 e il 1827, nello stesso periodo affrescò alcune sale del palazzo con temi neoclassici; la costruzione è stata restaurata con molte integrazioni all’inizio del ‘900.
Alle bellezze architettoniche e artistiche del centro storico si deve aggiungere un ambiente di grande pregio, che l’uomo ha saputo modellare secondo le proprie necessità, ma anche conservare nelle sue molteplici specificità.
Le tipologie fondamentali che caratterizzano la superficie comunale sono due: una fascia collinare (altezza massima 530 msl) e una zona pianeggiante, coincidente principalmente con il piano dei torrenti Esse e Foenna (quota media 260 msl). Dal punto di vista idrografico si deve registrare la presenza di numerosi corsi d’acqua, i più importanti dei quali sono il Torrente Foenna e il Torrente Esse, diretti tributari del Canale Maestro della Chiana e i torrenti Scerpella e Vescina. Non esistono laghi naturali nel territorio di Lucignano e la presenza di laghetti artificiali è del tutto trascurabile dal punto di vista ambientale e naturalistico. Al contrario riveste un certo rilievo l’invaso artificiale denominato Diga del Calcione, nell’alta valle del Foenna, con una capacità di circa 4.000.000 m3. L’acqua di questo bacino, dapprima limitato al solo uso irriguo della Valdichiana, è oggi destinato anche all’approvvigionamento di acqua potabile di alcuni centri limitrofi.
Al di sopra dei 300 metri ha inizio la fascia collinare, in alcune parti terrazzata, dove si pratica la coltivazione della vite e dell’olivo che si spinge fino a circa 500 metri. In questa parte del territorio si trovano boschi tipici dell’area collinare (prevalenza leccio (Quercus ilex), roverella (Quercus pubescens), orniello (Fraxinus ornus), eriche (Erica arborea, Erica scoparia), ginestre (Cytisus scoparius). Boschi a prevalenza di cerro (Quercus cerris) e farnia (Quercus pedunculata) sono presenti in alcune aree pianeggianti e nei versanti più freschi, eredità di ben più ampie estensioni, testimoniate dai toponimi Selva, Farneta, Cerreto, Cerretello.
Anche la fauna è quella caratteristica delle zone collinari interne.
Il territorio lucignanese è da sempre una terra a vocazione agricola. La vasta porzione pianeggiante è occupata essenzialmente dalla coltivazione di cereali, soprattutto grano, orzo e granturco, e in parte alla produzione del girasole e del tabacco. La porzione collinare del territorio di Lucignano è invece votata alla coltivazione dell’olivo e della vite. Numerose aziende agricole si impegnano ad offrire il meglio delle loro produzioni: dai vini di ottima qualità, all’olio di oliva extravergine e negli ultimi tempi anche ad una limitata, ma pregiata, produzione di miele, di frutta e verdura.
Negli anni l’attività agricola si è mantenuta, in parte trasformata e comunque integrata cogliendo le nuove opportunità offerte dallo sviluppo del turismo, con la nascita di una fitta rete di agriturismi.
Infatti l’offerta turistica di Lucignano, in mancanza di strutture alberghiere adeguate è caratterizzata proprio da una variegata offerta extra alberghiera (agriturismi, case vacanza, bed and breakfast) in grado di rispondere efficacemente alle richieste crescenti di una vacanza personalizzata e capace di far assaporare il gusto autentico della tradizione toscana (sia dal punto di vista enogastronomico che da quello culturale).
Il tutto favorito da un forte e diffuso attaccamento alle tradizioni popolari, testimoniato da appuntamenti quali la Maggiolata e Memorie del Passato. e dalla presenza di associazioni quali il Gruppo Folkloristico di Lucignano, famoso in tutto il mondo, che, di generazione in generazione mantiene a Lucignano quell’aura di autentica semplicità ed il senso di appartenenza ad una comunità.
I dati sulle presenze turistiche a Lucignano) dai quali risulta un aumento complessivo delle presenze 2012 del 4,40%, passando da 13.808 a 14.415, con un incremento delle presenze straniere che balza di ben 9,61% sull’anno precedente), confermano il trend positivo, in controtendenza rispetto ai valori nazionali, e l’efficacia dell’offerta turistico-culturale di Lucignano. Un’offerta fortemente integrata tra proposta culturale di grande pregio costituita dal Centro Storico (in cui risulta di grande attrattiva il Museo Comunale con il grande Reliquiario, conosciuto in tutto il mondo come “Albero d’oro o di Lucignano”), un contesto ambientale di grande qualità rappresentato da un territorio fortemente antropizzato ma nel rispetto delle sue specificità, in grado di offrire al visitatore la possibilità di itinerari tematici, percorsi a piedi, a cavallo, in mountain bike e di gustare una cucina legata alla tradizione agricola della Valdichiana. A testimoniare l’impegno dell’Ente Locale di valorizzazione del territorio rurale in tutti i suoi aspetti e tipicità ricordiamo, in ultimo, il premio “Olio non professionale a confronto” organizzato dall’Amministrazione Comunale, in collaborazione con la Provincia di Arezzo e Strada del Vino Terre d’Arezzo, riservato ai produttori olivicoli e frantoi ani del Comune di Lucignano, con olio prodotto esclusivamente con olive raccolte nel territorio lucignanese, giunto all’8^ edizione (in concomitanza con la Fiera del Ceppo).
E’ evidente come la stretta connessione ed integrazione tra offerta culturale, proposta turistica e valorizzazione delle tipicità imponga all’Amministrazione Pubblica non solo un impegno costante di conservazione e valorizzazione del proprio patrimonio architettonico, artistico e culturale e di piena fruizione dello stesso anche da parte di soggetti con disabilità –Turismo accessibile (vedi appunto gli interventi previsti con il presente progetto) ma anche un lavoro costante di promozione e valorizzazione del territorio come unicum, in stretta sinergia con le categorie produttive interessate, che passa necessariamente anche attraverso l’adozione di nuovi strumenti tecnologici (vedi intervento c) Lucignano smart city).
Quanto in premessa a sottolineare l’effetto sinergico dell’intervento proposto ai fini della fruizione culturale e dell’incremento di occupazione ed imprenditorialità, soprattutto femminile, come si evince di seguito dagli interventi previsti (rif.to criteri di selezione V. Qualità gestionale).
“Riqualificazione e valorizzazione del Museo Comunale di Lucignano e del suo territorio”
Il Museo Comunale di Lucignano (iscritto nell’inventario dei Beni indisponibili dell’Ente, (all.3 e 3bis) fortemente voluto dalla comunità locale che fin dal 1895 si era posta il problema della migliore conservazione del suo patrimonio, è ubicato all’interno del Palazzo Comunale, a sua volta parte del complesso monumentale che comprende l’ex convento e la Chiesa di S. Francesco, l’ex oratorio del Corpus Domini, la Chiesa del Crocifisso e la Torre delle monache – il cuore politico e spirituale del paese – e racchiude e compendia gran parte della storia stessa di questa piccola comunità.
I locali sede del Museo erano un tempo adibiti a prigione e ad amministrazione della Giustizia: nella cosiddetta Sala del Tribunale, sala principale del Museo, è presente un’importante ciclo di affreschi di personaggi (uomini e donne) illustri che vuol essere di monito ai Cancellieri e Priori del Paese attraverso anche le numerose iscrizioni (la prima, al centro della parete d’ingresso recita: “….ODITE L’ALTRA PARTE..”)
Gli affreschi rimandano alla storia politica e artistica di Lucignano e presentano richiami evidenti a al ciclo dipinto da Taddeo di Bartolo nell’Anticappella del Palazzo Pubblico di Siena tra il 1408 ed il 1414. Fu soprattutto a partire dal XIV secolo, anche sotto la spinta della cultura umanistica, che furono rappresentati nelle sale dei Palazzi pubblici italiani, personaggi della storia antica e della Bibbia, quali esempi di “Buon Governo”.
I personaggi furono affrescati nell’arco di circa cinquant’anni (la data più antica è 1438, l’ultima leggibile 1479), commissionati dai Priori che si sono succeduti alla guida del Comune di Lucignano. In questo periodo il paese, che fu libero Comune solo per breve tempo, era passato sotto il dominio di Siena, dopo avvicendamenti che l’avevano sottoposto a Firenze, Arezzo, Perugia (dalla quale ebbe in dono il Grifo rampante, d’oro in campo rosso, stemma di Lucignano) e nuovamente sotto Siena, godendo si un periodo di relativa pace.
Tutti i cancellieri che commissionarono i dipinti furono uniti da uno stesso progetto politico caratterizzato dall’influenza di Dante e dalla sua idea di giustizia, in particolare il riferimento all’antica Roma quale modello da seguire. Molte delle iscrizioni che accompagnano le immagini del ciclo sono infatti tratte dalla Divina Commedia e questo rende gli affreschi un unicum tra quelli che ci sono pervenuti.
Per la prima volta, gli eroi proposti ad esempio sono personaggi che per Dante incarnavano l’idea di giustizia e libertà (tra gli altri: Jost-Gaugier, 1990, cit. in Pegazzano, Il Museo Comunale, 1997, Leonardo Magionami,Iscrizioni di buon governo nella Sala dei Priori a Lucignano in Civis/Civitas. Cittadinanza polito-istituzionale e identità socio-culturale da Roma alla prima Età Moderna. Atti del seminario internazionale -Montepulciano, 10-13 luglio 2008, a cura di C. Tristano e S. Allegria, pp. 311-338. Writes of a medieval tuscan Courtoroom. A short guide to the iscriptions of pictorial cycle of Illustrious Men in Lucignano, Tuscany, Cortona, Next edizioni, 2011).
Originariamente, si accedeva a questa sala direttamente dalla piazza davanti al Comune (detta appunto Piazza del Tribunale) attraverso la porta, tutt’ora esistente .
Al centro della Sala del Tribunale è collocato, dal 1984, il grande reliquiario (alto cm 260 e largo cm 90) in forma d’Albero, conosciuto come Albero d’oro o Albero di S. Francesco o Albero di Lucignano. L’Albero d’oro fu realizzato nel corso di due secoli (XIV e XV) per conservare le reliquie dei santi francescani e della Croce di Cristo. Tra i reliquiari fitomorfi l’Albero di Lucignano è un unicuminsuperato di oreficeria medievale. Il grande reliquiario accompagna da secoli la vita dei lucignanesi, e fa tutt’uno con il mistero dell’amore, copia esso stesso di quell’idea di amore (divino) che la comunità lucignanese volle tradotta nell’opera quando la commissionò agli artisti/artigiani che lo eseguirono tra il ‘3 e ‘400. L’Albero è stato anche testimone del viaggio/ricerca dei due protagonisti di Copia Conforme, uno degli ultimi lavori cinematografici di Abbas Kiarostami (2010). Il fascino dell’Albero d’oro, è accresciuto dalla leggenda locale che vi si è creata attorno: quello di portare fortuna agli innamorati che si scambiano promesse d’amore davanti ai suoi rami, in una straordinaria trasposizione da simbolo di fede a simbolo d’amore, che si spiega, del resto, con la leggenda stessa dell’albero della vita, ben conosciuta nel Medioevo.
Da qui è nata, nel 2002, Segni d’amore, iniziativa promossa dall’Amministrazione Comunale in occasione del 14 febbraio, S. Valentino, coniugando promozione del proprio patrimonio, nel giorno universalmente dedicato all’amore e valorizzazione della tradizione enogastronomica (nella serata i ristoratori locali preparano una cena dedicata al tema) e, più recentemente, la “Festa degli Sposi”, la prima domenica di settembre, nata dall’incontro tra Lucignano, ed il suo Albero d’oro ed una famosa stilista giapponese di abiti da sposa Yumi Katsura.
La Sala del Tribunale è il fulcro del Museo ed insieme summa della storia politica e religiosa del Paese, la sua piena accessibilità è pertanto elemento essenziale della visita a Lucignano.
Il Comune di Lucignano, con il suo Museo, è da anni impegnato al rafforzamento della valorizzazione e promozione dei Musei della Valdichiana ed alla costruzione di una rete con tutti i soggetti interessati alla promozione del territorio (Associazioni culturali, Pro-Loco, Associazioni degli operatori economici).
La consapevolezza del proprio patrimonio e della sua centralità nello sviluppo locale ha fatto sì che l’Amministrazione Comunale abbia lavorato costantemente per il progressivo adeguamento del Museo agli standard regionali, in primis assicurando l’apertura regolare dello stesso avvalendosi di una Cooperativa di servizi, nonché per inserire il Museo nella programmazione territoriale regionale e locale nel settore culturale, partecipando ai P.I.C. (Piani Integrati della Cultura) della zona Valdichiana Aretina fin dal P.I.C. 2008 con l’obiettivo di riqualificazione e promozione del Museo, partecipazione ai principali appuntamenti della Regione Toscana per i Musei (Amico Museo, la Notte dei Musei) e turistici (Calici di stelle), calendarizzazione dei propri eventi ai fini dell’inserimento nella programmazione turistico-culturale dell’intera area e della fidelizzazione dei flussi turistici:
Maggiolata Lucignanese: Tradizionale festa della primavera con sfilata di carri composti da migliaia di fiori e gruppi musicali per le vie del centro storico che si tiene le ultime due domeniche di maggio.
Camminmangiando: passeggiata enogastronomica attraverso la scoperta e riscoperta di luoghi e sapori della nostra terra.
Calici di Stelle: Degustazione di vini e prodotti tipici locali nella notte di San Lorenzo.
Memorie del passato: Rievocazione storico culturale della vita di fine ‘800 lungo le strade del centro storico (ultima domenica di settembre).
Fiera del Ceppo e dell’olio: Tradizionale Fiera ambulante nella domenica antecedente il Natale (con l’annesso premio “Olio non professionale a confronto” organizzato dall’Amministrazione Comunale, in collaborazione con la Provincia di Arezzo e Strada del Vino Terre d’Arezzo, giunto all’8^ edizione).
Tutti appuntamenti in cui il Museo Comunale è presente con aperture straordinarie, visite guidate, riduzioni speciali o ingressi gratuiti.
Nell’ottica di promozione della rete tra le Istituzioni locali finalizzate alla promozione culturale e turistica del territorio Lucignano ha partecipato, con il proprio Museo, sia al progetto 2011 sui Piccoli Grandi Musei, Progetto 2011 “Cento itinerari più uno”, finalizzato alla promozione del territorio della Valdichiana che nel 2012 all’VIII edizione del progetto PICCOLI GRANDI MUSEI, dal titolo “Rinascimento in terra d’Arezzo. Da Beato Angelico e Piero della Francesca a Bartolomeo della Gatta e Luca Signorelli”, finalizzato alla promozione dei Musei.
Inoltre nel 2012 l’Amministrazione ha sottoscritto un accordo di programma con il Comune di Marciano della Chiana finalizzato alla gestione integrata dei servizi di promozione turistica dei due territori.
La partecipazione ai progetti ed agli appuntamenti regionali e locali ha stimolato, nel tempo, la professionalizzazione anche del personale in servizio al Museo, tutte donne in maggioranza laureate, con una crescita delle proposte legate al Museo, quali i laboratori didattici per bambine/i, inizialmente limitati agli appuntamenti di Amico Museo ed oggi inseriti quale pacchetto offerto anche ai giovani turisti oltre che alle scolaresche, con la previsione di laboratori rivolti anche ai visitatori adulti.
Si comprende quindi come la promozione e valorizzazione del patrimonio Comunale, a partire dal Museo Comunale ed il potenziamento delle iniziative connesse (laboratori, visite guidate, giornate a tema, organizzazione di eventi di promozione turistico-culturale in collaborazione con le associazioni di categoria) incrementando l’offerta complessiva turistico-culturale hanno ricadute importanti a livello occupazionale sia per quella diretta, legate all’aumento di ore d’apertura dei servizi museali, con relativi incrementi occupazionali e professionalizzazione del personale addetto, soprattutto femminile, sia per quella indiretta (legata alle attività commerciali ed artigianali e di promozione turistica).
Senza dimenticare gli spunti e gli stimoli per la produzione di merchandising ispirato all’arte orafa del Reliquiario ed alle altre opere museali, prevalentemente da parte di imprese locali, da proporre non solo all’interno del bookshop del Museo, ma nei diversi esercizi commerciali ed artigianali presenti nel paese. (Rif.to criteri di selezione punti IV e V).
La consapevolezza diffusa dell’effetto sinergico del Museo ai fini dello sviluppo locale è rappresentato anche dalla convenzione sottoscritta proprio quest’anno tra il Museo Comunale ed il Comitato dei Commercianti di Lucignano, che prevede uno sconto a quanti si presentano al Museo con ricevuta o scontrino emessi il giorno stesso da uno degli esercizi convenzionati e, viceversa, uno sconto da parte dei commercianti a quanti presentano il biglietto del Museo. L’obiettivo comune è la reciproca promozione finalizzata all’incremento dei visitatori e dei clienti oltre che al potenziamento delle collaborazioni con gli operatori turistici ed economici del paese.
Il Comune di Lucignano, individuato nel P.I.T. della Regione Toscana (L.R. 1/2005) ai sensi dell’art. 143 c. 1, lett. b) del Codice dei beni culturali e del paesaggio (D. Lgs, n. 42/2004) tra le aree di notevole interesse pubblico locale, dal 2005 ha ottenuto il riconoscimento di “BANDIERA ARANCIONE”, marchio di qualità turistica ambientale, mantenuto negli anni e che ha accresciuto la visibilità del Paese a livello nazionale.
Questo è stato senz’altro possibile anche grazie alla capacità di proporre al visitatore, in maniera integrata e sinergica, un Centro storico unico per la sua struttura urbanistica e di grande interesse dal punto di vista architettonico ed artistico, un Museo Comunale di dimensioni ridotte ma di qualità, un ambiente di grande pregio che l’uomo ha saputo plasmare secondo le proprie necessità ma anche conservare nelle sue molteplici specificità, mantenendo nel tempo le produzioni tradizionali di grande qualità (olio, vino, insieme ad una limitata, ma pregiata, produzione di miele rappresentano i prodotti d’eccellenza dell’agricoltura lucignanese).
La valorizzazione e promozione dei beni architettonici ed artistici è, come già sottolineato nell’introduzione generale, strettamente connessa con il mantenimento e la valorizzazione del patrimonio rurale, grazie anche all’integrazione tra l’attività tradizionale e quella agrituristica.
Interventi previsti:
a) Facilitazione accesso a tutte le Sale del Museo da parte di soggetti con disabilità
La sala del Tribunale con i suoi affreschi e la grande teca centrale che custodisce il reliquiario è parzialmente accessibile a disabili motori per la presenza di alti scalini.
Il progetto prevede l’installazione di una rampa d’accesso per la Sala del Tribunale, che ha un dislivello di cm. 67 rispetto agli altri locali del Museo. L’intervento renderà completamente accessibile e fruibile tutte le Sale del Museo, oggetto negli anni, dopo l’inaugurazione dell’attuale sede dl 1984, di una serie di interventi (ricollocazione delle opere in ordine cronologico, restyling degli allestimenti e degli ambienti, importanti restauri delle opere) che hanno notevolmente migliorato la fruibilità e lettura del Museo.
Dal 2011 è disponibile nella sala del Tribunale una postazione multimediale, in italiano ed inglese, finalizzata alla migliore lettura degli affreschi del ciclo degli uomini illustri e dell’Albero d’oro
b) Protezione delle opere alle pareti con barriere di stanziatrici
L’intervento consentirà una migliore protezione delle opere,
c) promozione del patrimonio valorizzato con il presente intervento
Lucignano Smart City
Wireless, energia solare e #hashtag per la promozione dei flussi turistici
Una città che possa definirsi “smart”, secondo il concetto universalmente noto di “smart city” (traducibile come “città intelligente”), è caratterizzata da una realtà urbana in grado di offrire ai cittadini un’elevata qualità della vita, mediante l’applicazione nella quotidianità di tecnologie intelligenti e l’utilizzo razionale, produttivo e sostenibile delle risorse del territorio. Un approccio smart, ovvero l’impiego di tecnologie note come wi-fi ed energia solare, è ancora più importante qualora l’obiettivo da perseguire sia la promozione del patrimonio culturale e l’aumento dei flussi turistici.
Lucignano Smart City è un progetto che nasce per offrire al turista nuovi strumenti tecnologici per visitare il paese, conoscere il Museo Comunale, i luoghi e monumenti di interesse culturale, artistico, paesaggistico, ed avere tutte le informazioni sempre aggiornate sulle attività ed iniziative di interesse del paese.
L’idea generale di progetto è l’installazione di un sistema diffuso di informazioni turistiche e culturali che viaggiano, all’interno e all’esterno del museo, attraverso la tecnologia wi-fi, che consente di veicolare informazioni in maniera invisibile, senza impatto architettonico, senza costi di connessione (aspetto importante in quanto i turisti esteri non dispongono di piani tariffari per il traffico dati sulla rete cellulare) e con tecnologia compatibile con i principali dispositivi mobili (iphone, smartphone, tablet). L’obiettivo primario, di promozione delle risorse culturali esistenti, viene perseguito in tre distinti momenti:
· PRIMA della visita, attraverso l’aggiornamento del sito web esistente e soprattutto attraverso la pubblicazione di un’APP (applicazione specifica per il mondo Iphone/Android) dedicata al Museo, che una volta scaricata mostra al potenziale visitatore tutto ciò che Lucignano offre dal punto di vista della cultura, della gastronomia, dell’accoglienza.
· DURANTE la visita, attraverso la creazione di 5 punti informativi wi-fi alimentati ad energia solare, collocati presso i punti di maggior transito del flusso turistico: Santuario della Madonna delle Querce, Porta Murata, Porta San Giusto, Porta Sant’Angelo e Porta San Giovanni. I punti informativi, affiancati alla segnaletica tradizionale (con l’aggiunta di link basati sul linguaggio dei QR-CODE) intendono distribuire il flusso dei visitatori in maniera uniforme all’interno del borgo, costruendo dei percorsi guidati, segnalati visivamente, dove le informazioni storiche sui monumenti e sul patrimonio vengono erogate in maniera gratuita collegandosi a reti wi-fi aperte.
· Sempre DURANTE la visita, riteniamo un forte incentivo al turismo un meccanismo che sfrutti la testimonianza diretta dei visitatori, attraverso la pubblicazione nei social network di foto e commenti maturati durante la visita. Il turista diventa così co-autore di contenuti e contribuisce a diffondere il valore dei luoghi visitati nel mondo.
· Il meccanismo tecnologico pensato si basa su un’area con accesso internet gratuito, situata davanti al Palazzo Comunale (ingresso del Museo) dove il visitatore può sostare e pubblicare attraverso l’hashtag “lucignano” foto e commenti, che vengono visualizzati su un grande schermo da 40 pollici, oltre a popolare gli account del progetto su social network come twitter, pinterest, instagram e l’immancabile facebook.
· DOPO la visita, l’utente potrà usufruire della pubblicazione di una guida elettronica, in formato ebook del Museo e del territorio e di merchandising tecnologico, come portachiavi ad energia solare, penne usb a marchio “Lucignano”.
Il visitatore sarà invitato, attraverso un gioco di rimandi ai luoghi di provenienza delle opere ed agli affreschi della Sala del Tribunale, ad approfondire la conoscenza di Lucignano, del suo patrimonio, della sua storia.
Si prevede anche l’implementazione della banca dati relativa al Museo Comunale.