Pare sia iniziato il Festival della Canzone Italiana. Dico pare perché il martedì c’è la serata cinema su Italia Uno, e ieri sera davano Fast and Furious-The Tokyo drift, inutile dire che proprio per il povero Fazio non ce n’era. In ogni caso anche se un povero cristo non volesse guardare o conoscere le vicende sanremesi dovrebbe rinchiudersi in una stanza insonorizzata e isolata, perché sempre, comunque e da ogni parte in questa settimana santa si parla di Sanremo. Si vedono le foto, si sentono le canzoni, si conoscono le opinioni.Disgustorama.
Mi pare di capire che anche quest’anno si tratti di uno strano pot-pourri (pocopot e molto pourri) di musica, abiti improbabili, gente stonata e a margine qualche canzone che finirà nel dimenticatoio con la stessa rapidità con cui ilSamsung Galaxy diventa obsoleto.
Ho visto la foto della Littizzetto. Già questo enunciato da solo dovrebbe essere risolto in se stesso. Perché Lucianina nostra crede che per essere simpatiche si debba essere malvestite, spettinate e con i chili di troppo sui fianchi. Cara Luciana, esistono i parrucchieri, gli stylist e, se proprio la dieta e la palestra non funzionano, la lipo.
I nostri occhi ringrazierebbero.
Su Fabio Fazio glisso volentieri. Non guardo nemmeno Che Tempo che fa, è un uomo di una noia mortale che fa rimpiangere quello di linea verde coi baffi.
E per i giornalisti che da qui a sabato titoleranno “Ha ancora senso oggi il Festival della canzone italiana?”, rispondo io: NO.
Ci sono gli MTV World Music Awards, non serve altro grazie.