L’escalation di violenza a Cortona e nel suo territorio raggiunge ogni giorno proporzioni sempre più allarmanti. In piazza Sergardi a Camucia vi è stato, in questo fine settimana, un tentativo di scippo ai danni di una signora che è stata buttata a terra e trascinata dal delinquente che ha provato a rubarle la borsa. La violenza e la pericolosità sociale di certi soggetti lascia di stucco e fa maggiormente riflettere sui provvedimenti che il Governo Nazionale ha intenzione di varare in questo periodo. Il decreto svuota carceri infatti, non farebbe altro che aggravare una situazione già emergenziale come quella che stanno attraversando i nostri territori, già dilaniati dalla delinquenza e dal degrado.
Rimettere in libertà migliaia e migliaia di delinquenti significherebbe vedere aumentare esponenzialmente reati di grande allarme sociale come furti e rapine, scippi e violenze.
La sinistra locale cortonese rispecchia la mentalità radical chic della sinistra nazionale, per cui il legittimo sentimento di insicurezza e paura non è altro che un vizio borghese. Crediamo, invece, che il bisogno di sicurezza dei cittadini di sentirsi sicuri in casa propria e di poter camminare per strada a qualsiasi ora del giorno e della notte sia davvero una priorità.
Per le priorità, i fondi e le energie si debbono necessariamente trovare. La sinistra e il sindaco Vignini non adottino la strategia dello scaricabarile, le politiche di sicurezza a livello territoriale passano in primo luogo dall’impegno e dalle misure del primo cittadino.
Occorre un’inversione di mentalità. Torniamo a sostenere, come giustamente abbiamo letto in alcuni profili facebook, che sarebbe bene impiegare gli agenti della Polizia Municipale non per presidiare a fini di cassa i varchi di accesso al centro storico, ma per vigilare i luoghi più frequentati delle principali frazioni dove si verificano spesso atti di violenza e comportamenti che turbano le regole di una convivenza civile.
Uno di questi luoghi è proprio Piazza Sergardi a Camucia dove una presenza maggiore degli agenti, che possono anche semplicemente procedere alla identificazione dei soggetti che frequentano la piazza, potrebbe essere un segno di presenza e vicinanza delle istituzioni locali alla popolazione, nonché un deterrente contro il verificarsi di tali spiacevoli episodi.
Marco Casucci
Commissario Provinciale Lega Nord Arezzo