A Castiglion Fiorentino il Partito Democratico non trova pace e il motivo oggi è davanti agli occhi di tutti: si è voluto ricostruire sulle macerie, senza sgombrare i detriti del terremoto politico provocato dal dissesto. Il dissesto del Comune, la centrale a biomasse, e le lacerazioni prodotte nello stesso Partito Democratico, hanno una radice comune: una gestione verticistica e personale della politica,decisioni senza partecipazione degli iscritti e dei cittadini, supponenza ed ignoranza amministrativa.
Al disastro dobbiamo mettere un argine e la soluzione è a portata di mano, sol che ci sia la volontà politica. Area Democratica la propone da sempre: ammettere gli errori per essere credibili, dire la verità ai cittadini, smettere di negare l’evidenza di un dissesto che i cittadini pagano salatamente, cominciare a discutere un piano di rientro che non gravi solo sulle spalle di creditori e cittadini e ripristinare i servizi educativi, culturali e sociali, fondamentali per la crescita e la ricomposizione della nostra comunità.
La nostra ragion d’essere è in questo impegno di rinnovamento: da sempre abbiamo chiesto “discontinuità” nelle persone prima di tutto e subito dopo nei contenuti.
Castiglion Fiorentino ha bisogno, per l’oggi e per il domani, di un Partito Democratico ripulito dai vizi di personalismo, aperto al confronto, rispettoso delle regole, che mette a disposizione della Comunità il meglio delle sue energie morali e culturali, con un vero spirito di servizio.
Area Democratica vuol contribuire con serietà a questo cambio di passo e chiede a tutti, iscritti e simpatizzanti che hanno a cuore questa situazione, senso di responsabilità e spirito di servizio, perché il bene comune deve prevalere, sempre, sulle posizioni personali.
Ci sono scadenze ed appuntamenti decisivi per la vita del Comune. Il Partito Democratico di Castiglion Fiorentino non può più rimandare: deve dire chiaramente se vuol cambiare, se intende contrastare quei vizi della politica che hanno creato un abisso tra politica e società e generato delusione e disaffezione.
Oggi che si vedono le prime timide ammissioni, proponiamo al Partito Democratico di superare con fermezza le solite “beghe interne”, di elaborare insieme ai cittadini nuove regole di pratica democratica, di agire per una Casa di tutti i riformisti, di tutte le culture e di tutte le esperienze democratiche. Lo scopo è quello di dare a Castiglion Fiorentino la possibilità di tornare ad essere normale,di rendere possibile una prospettiva di risanamento e di sviluppo sostenibile, di contribuire alla ricostruzione dell’unità morale e civile della comunità castiglionese.
LA NOSTRA PROPOSTA POLITICA
1. In vista delle elezioni amministrative della prossima primavera, anche tenendo conto della ventata di ricambio politico avvenuto nel PD con le primarie del dicembre scorso, è necessario che una nuova classe dirigente sia proposta per il governo della cosa pubblica, attingendo alle migliori culture ed energie presenti nell’area del centrosinistra e nella Comunità castiglionese.
2. Servono persone competenti, impegnate nel rispetto scrupoloso delle regole, aperte al dialogo con i cittadini, dotate di passione e di entusiasmo, con idee nuove, il tutto per ripristinare un rapporto di fiducia tra governanti e governati, tra amministratori e società civile e per ridare un volto nuovo, civile alla vita paesana.
E’ il momento di affidare ai cittadini la scelta dei suoi rappresentanti, a partire dal candidato a Sindaco, per questo Area Democratica propone le Primarie dei cittadini, per rendere partecipi, perscegliere bene il candidato, quello che meglio esprime la cultura del cambiamento, che dà affidamento per la serietà della sua storia e per il senso umano della sua formazione.
Si facciano da parte le persone che più direttamente sono state parte in causa dei più recenti guai amministrativi, si facciano da parte quelli che tramano nel costante esercizio di un potere sempre più debole e quelli semplicemente attaccati alla “poltrona” , senza resa dei conti, nel rispetto del principio superiore, l’interesse generale, che sempre deve guidare il comportamento di chi fa politica.
3. Bisogna uscire dalla ” morta gora” in cui è stato gettato il nostro Comune e per questo bisogna mettere fine a quegli intrallazzi con i poteri speculativi che da sette anni brigano per installare nel territorio del Comune un ” mostro a biomassse”; al contrario, bisogna collegarsi con gli indirizzi innovativi di pensiero e con le scelte economiche che guardano al futuro per dare innovazione e lavoro e per produrre beni qualitativi nel rispetto di valori non negoziabili quali la salute, l’ambiente, il paesaggio e i beni culturali, in sostanza il bene comune.
Dobbiamo pensare al futuro di Castiglion Fiorentino: possiamo farlo chiamando a raccolta persone competenti e per bene, che mostrino la loro affidabilità e il loro valore, è ora di ristabilire un legame tra politica e cittadini.
La campana ha suonato più volte. Ora è tempo di scelte e decisioni responsabili non più rinviabili e alla luce del sole. Area Democratica è pronta a fare la sua parte.
Area Democratica di Castiglion Fiorentino
10 gennaio 2014