La Valdichiana, attraverso una conservazione delle sue tipicità e l’eliminazioni di fonti di inquinamento esistenti o di quelle in programma (centrali a biomasse), potrebbe diventare un “esempio internazionale”, da illustrare nell’ambito di una Conferenza Internazionale in programma ad Arezzo nel 2014 e, nel 2016, alla Conferenza che ogni 5 anni l’Unione Europea organizza su Ambiente e Salute.
Più che una ipotesi è l’indicazione emersa dal Workshop svoltosi a Sansepolcro come fase preliminare alla 5^ Conferenza Internazionale su Salute e Ambiente, che sarà organizzata da ISDE e OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità. Nel corso del Workshop di San Sepolcro sono emerse due tematiche principali.
La prima è quella della “Green Economy in agricoltura”, nell’ambito della quale la tutela della Valdichiana verrebbe a configurarsi quale esempio virtuoso di salubrità ambientale derivante dalla promozione di un’economia ecologica. Valorizzare la qualità agricola/biologica, ridurre drasticamente l’uso dei pesticidi, non impiegare colture ogm, privilegiare gli aspetti culturali-turistici, promuovere la produzione e il consumo di prodotti a filiera corta e la vera dieta mediterranea, rifiutando forme di produzione energetica anti-ecologiche e inquinanti come la prevista maxi-centrale a biomasse. Questa sarebbe l’unica strada per mettere anche in evidenza i vantaggi sulla salute, garantendo al contempo la crescita dei livelli occupazionali, una trasformazione positiva dei rapporti sociali, comunitari e culturali. Proprio dall’OMS è giunto l’invito a fare di una Valdichiana disinquinata, ma produttiva in senso ecologico, un modello da esportare.
L’altra tematica sarà la “Salute Ambientale del Bambino” con la messa a punto di un pacchetto formativo rivolto ai rappresentanti di tutte le società medico- scientifiche perché è ormai palese la correlazione fra varie patologie e l’ambiente nel quale viviamo. Secondo l’OMS almeno il 25% di tutte le cause di morte nei paesi occidentali sarebbe da attribuire ad un ambiente inquinato. Nei Paesi del terzo mondo la percentuale sale al 33%. Le patologie tradizionalmente connesse all’inquinamento ambientale sono in primis quelle oncologiche. Ma la letteratura scientifica più recente dimostra come l’esposizione precoce ad agenti inquinanti possa essere un fattore importante all’origine dell’allarmante aumento di patologie endocrino-metaboliche (pandemia di obesità e diabete 2), neuroendocrine, del neuro-sviluppo, neuro-degenerative e psichiatriche (patologie di spettro autistico, Malattia di Alzheimer e persino schizofrenia e depressione).
Questi sono i principali temi trattati e dibattuti da esperti convenuti a Sansepolcro, in rappresentanza di OMS, ISDE, Cnr, Università Bocconi, Istituto Superiore di Sanità, Asl 8 e Comune di Arezzo e dai rappresentanti del Comitato di Tutela della Valdichiana, del Centro Franco Basaglia e di Aboca.
L’impegno degli organizzatori è quello di coinvolgere nel progetto organizzazioni governative e non governative e di avviare a partire dalle prossime settimane incontri con gli amministratori e con i principali stakeholders che con le loro azioni possono contribuire in modo concreto alla riuscita di un programma articolato e multidisciplinare che porterebbe la Valdichiana ad un livello di valorizzazione fra i più alto al mondo, con grandi prospettive di sviluppo “economico” realmente “ecologico”.