A distanza di quasi due anni, dalla prima volta in cui mi sono trovato a confrontarmi con gli iscritti al Partito Democratico, per la carica di Segretario dell’ Unione Comunale, credo che sia opportuno, prima di entrare nel merito delle proposte sulla base delle quali intendo chiedere il sostegno degli iscritti, fare il punto della situazione e un piccolo bilancio del lavoro fin qui svolto.
Il nostro partito, negli ultimi 2 anni e mezzo, ha vissuto momenti di grande difficoltà: l’ ispezione da parte del MEF e la successiva certificazione di un consistente sbilancio finanziario nelle casse comunali, sotto la nostra gestione, questione della quale non intendo parlare in termini di ricerca di responsabilità che ritengo, pur con differenti gradi e livelli, ascrivibili a tutti; le dimissioni del Sindaco da noi indicato, la dichiarazione di dissesto e la successiva fase commissariale che ha prodotto un vuoto politico non indifferente e che certo non ha sortito risultati utili per la gente di Castiglion Fiorentino; la spaccatura avvenuta con una parte degli iscritti che hanno ritenuto di poter intraprendere un percorso parallelo (e su molti punti antitetico) a quello del partito e che ha messo in difficoltà il nostro elettorato; la successiva, durissima, campagna elettorale e la vittoria insperata, per una manciata di voti, del Sindaco Bittoni e della lista RINNOVAMENTO PER CASTIGLIONI, fra mille difficoltà; infine le vicende giudiziarie legate alle nomine di Sindaco e Vice – Sindaco che, se nel secondo caso si sono risolte positivamente, nel caso di Luigi Bittoni, tengono ancora in apprensione gli iscritti, l’Amministrazione e tutti i nostri elettori che desiderano, per il bene di Castiglion Fiorentino, che si trovi finalmente quella stabilità politica che consenta di fare scelte forti per il rilancio della nostra comunità.
Credo che sia utile rammentare quanto fin qui elencato, al solo scopo di evidenziare quanto, nonostante le difficoltà, in questo mio primo mandato, sia stato fatto per evitare che il Partito Democratico a Castiglion Fiorentino, attaccato su più fronti, lasciato a volte solo anche dagli organi superiori, con caparbietà e senso di appartenenza, venisse spazzato via o soppiantato da figure che dalle vicende negative che ci hanno coinvolto, volevano trarre vantaggi personali. Nulla di questo è accaduto. Il partito, grazie all’aiuto e al sostegno di tutti, è riuscito a riprendere in mano le sorti del Comune e ha dimostrato e quanto messo in piedi dall’attuale Amministrazione, pur con fatica, lo testimonia, che il Partito Democratico è ancora l’unica scelta possibile se si vuole che Castiglion Fiorentino abbia una guida forte a cui stanno a cuore solo ed esclusivamente le sorti della nostra comunità.
Sicuramente, nella gestione del partito, sono stati commessi alcuni errori dettati da inesperienza e dalle difficoltà oggettive del contesto generale in cui la politica si trova ad operare ma, come spesso accade, il lavoro sul campo, specie quando è difficile da compiere, è la miglior scuola possibile; l’esperienza accumulata in questi due anni, ancorché non paragonabile a quella di chi da lunghi anni si confronta con questi temi, è sicuramente servita ad acquisire maggior consapevolezza e coraggio nelle scelte, ha insegnato a muoversi in un contesto in cui ognuno ha una propria visione, cercando di fare una sintesi di tutte le sensibilità presenti, permette oggi di essere qui a presentare una candidatura che vuole essere espressione di chi vuole un Partito unito che sia di supporto all’azione dell’ Amministrazione, pur nel rispetto e nella libertà e autonomia dei due livelli; un Partito che sia da pungolo per chi è stato scelto per amministrare, con proposte, riflessioni e approfondimenti, ma che sia in grado di fare quadrato, facendo sentire la propria fiducia e il proprio sostegno, nei momenti di difficoltà.
Per quanto riguarda la gestione del Partito Democratico a Castiglion Fiorentino, credo che sia il momento di lasciare da parte i personalismi; ero e sono convinto che ogni momento di difficoltà, se ben gestito, sia prima di tutto un’opportunità unica per poter identificare ciò che di buono è stato fatto, ma soprattutto per analizzare ciò che non ha funzionato e trovare la strada per porvi rimedio, portando avanti un’ azione di RINNOVAMENTO chiaro, profondo e proficuo, per il bene della comunità e del Partito a cui apparteniamo. Parlo ora per quanto riguarda gli organi di partito, il cui rinnovamento deve valorizzare nel modo migliore tutte le energie che sono presenti al nostro interno ed essere frutto di un confronto franco che tenga conto di tutte le sensibilità presenti. L’ opportunità che abbiamo di fronte è unica e va colta con il giusto spirito.
Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose; un congresso è l’occasione giusta per riflettere sul cammino svolto, ma sopratutto deve essere da stimolo affinché si trovino forze nuove, si rinnovi l’entusiasmo e si cerchino strade mai battute per riprendere il cammino con maggior fiducia ed energia. Una delle cose che ritengo non abbia funzionato, nell’ultimo periodo almeno, è il fatto che non siamo riusciti ad uscire dai problemi contingenti, che pur devono essere affrontati, dimenticando il ruolo fondamentale che un partito deve avere, ossia quello di interessarsi a temi anche di carattere nazionale per essere da tramite con la base degli iscritti; il partito che ho in mente è prima di tutto uno spazio di confronto, un laboratorio di idee, un gruppo di persone che, insieme, scelgono di impegnarsi per il Bene Comune, in grado di fare proposte e di impegnarsi, quotidianamente per il bene del partito e di tutta la comunità.
Castiglion Fiorentino, nel corso degli anni, è diventato un punto di riferimento per la nostra vallata e con esso il Partito Democratico, che, purtroppo, in pochi mesi, ha visto perdere molta della stima faticosamente conquistata. È quindi necessario ricostruire anche questo tipo di credibilità e per questo auspico una maggiore interazione con le realtà provinciali per creare una rete che serva a trovare nuove idee e nuovi modi di comunicare e portare avanti il nostro progetto, con l’ausilio delle nuove tecnologie che abbiamo a disposizione e che potranno rendere il nostro messaggio più dinamico e immediato, dando la possibilità, soprattutto ai più giovani, di avvicinarsi e di sentirsi in un ambiente più vicino alle proprie inclinazioni e aspettative, che permetta loro di crescere e li aiuti a formare quella coscienza civica indispensabile per rendere ogni individuo un cittadino attivo, che riesce a guardare oltre il proprio tornaconto immediato.
Oltre a questo, credo che sia indispensabile una nuova spinta e maggior impegno per quanto riguarda la gestione dei circoli PD del nostro comune. Devono funzionare da primo collegamento con iscritti e cittadini in generale, offrendo occasioni di confronto su temi di interesse sia locale che nazionale così che il confronto, all’interno del nostro partito, possa avere un maggior spazio d’azione e si porti avanti lo spirito riformista proprio del Partito Democratico.
Dobbiamo tornare ad occuparci dei temi veri, che stanno a cuore ai cittadini.
Dobbiamo parlare del LAVORO CHE NON C’È e quindi rilanciare lo sviluppo economico del nostro comune per creare posti di lavoro; per far questo la condizione primaria è favorire gli investimenti nel nostro territorio; il nostro paese è sempre stato forte nel settore manifatturiero e per questo dobbiamo riportare le imprese a Castiglion Fiorentino.
Dobbiamo parlare dell’ AMBIENTE COME FATTORE DI CRESCITA, vivendo la tutela del territorio come un valore da salvaguardare, ma che non diventi un vincolo dietro il quale nascondersi.
Dobbiamo parlare di SALUTE E TUTELA DEI PIÙ DEBOLI; uno dei drammi più grandi che questa grave crisi porta con sé, oltre alle oggettive difficoltà economiche, è lo scollamento sociale; questo è il nostro terreno e abbiamo il dovere di produrre e proporre idee per far sì che siano tutelate le fasce più in difficoltà e che non si alimenti una lotta fra poveri, ma che il sostegno, l’ accoglienza e la tolleranza tornino ad essere valori fondanti.
In questo momento credo ci sia bisogno di una classe dirigente aperta al confronto e che, pur avendo sensibilità diverse, punti ad un solo obiettivo: dare risposte ai problemi dei cittadini, superando personalismi e incomprensioni.
Le differenze non sono certo un limite, anzi possono rappresentare un arricchimento, sempre che esse non diventino la scusa per divisioni artificiose, incomprensibili alla gente comune.
In questa direzione intendo impegnarmi, sono a disposizione del partito ma ancor più, sono a disposizione di chiunque abbia questa visione della gestione della cosa pubblica e se mi sarà concessa l’opportunità di continuare a guidare questo partito, mi adopererò per trovare la strada che concretizzi al meglio questa realtà. Certo, serve l’aiuto e il sostegno di tutti, ognuno per la propria parte ma spendendosi concretamente e quotidianamente per il bene del partito, senza aspettare che qualcuno tiri da solo il carretto. In una situazione quale quella che stiamo attraversando, non è dividendoci che si ottengono i risultati a cui la nostra comunità giustamente aspira.
Nonostante tutto, rimango convinto che ci siano ancora margini e possibilità per ritrovare unità e coesione all’interno del PD. Il mio non è un semplice auspicio, ma un invito a lavorare affinché si evitino confusioni e si recuperi quella spinta ideale che ha portato alla nascita del nostro partito.
Voglio chiudere citando una frase dell’antropologa Margaret Mead:
” NON DUBITARE CHE UN PICCOLO GRUPPO DI CITTADINI COSCIENTI E RISOLUTI POSSA CAMBIARE IL MONDO.
IN FONDO E’ COSI’ CHE E’ SEMPRE ANDATA”
Antonio Aurilio
Candidato alla carica di Segretario dell’ Unione Comunale del Partito Democratico di Castiglion Fiorentino
Castiglion Fiorentino, 27 ottobre 2013