Ha ripreso a piovere oggi in Valdichiana ed è stata emanata sin dalla notte una nuova allerta meteo. Inutile dire che dopo i gravi episodi di lunedì scorso che hanno interessato tutta la Toscana il timore che possano verificarsi nuovi problemi c’è sempre. Lunedì il reticolo idrico è stato pesantemente sollecitato e non sono mancati gli episodi di “strappo” degli argini in più punti, con l’acqua che è andata a invadere campi, abitazioni e fabbriche. Nella speranza che si fronteggi al meglio l’emergenza superandola in via definitiva senza nuovi danni sorgono alcune riflessioni, che più che riflessioni sono constatazioni di alcune necessità impellenti
– Se è vero che la Regione ha già dichiarato lo Stato di Calamità Naturale sarebbe opportuno che analoga dichiarazione arrivasse anche dalla dimensione nazionale, riconoscendo a tutta la Toscana la condizione di emergenza, con tutti gli aiuti e benefici annessi e connessi anche per chi ha ricevuto i danni. E’ auspicabile quindi un impegno politico forte dei nostri rappresentanti in parlamento, di qualsiasi colore politico essi siano.
– Riguardo alla Valdichiana aretina, nonostante quanto accaduto lunedì abbia ricevuto scarsa eco sulla stampa nazionale e per certi versi a leggere i giornali e guardare le tv sembra che sia successo poco o niente, in alcuni comuni si sono verificati episodi di gravità estrema e vere e proprie alluvioni che hanno colpito abitazioni private, ma principalmente attività produttive. In una condizione generale già di suo non positiva per il mondo dell’impresa e del lavoro l’alluvione ha ulteriormente peggiorato la situazione con conseguenze che necessitano appoggi immediati
– Oltre a dichiarare lo stato di calamità naturale sarebbe opportuno che il governo prevedesse una deroga ai vincoli del patto di stabilità agli enti locali per quanto riguarda tutti gli interventi necessari a ripristinare la situazione ottimale ma anche a prevenire nuovi problemi, anche con investimenti ingenti e opere eternamente rimandate che si rendono assolutamente necessarie per aumentare i presidi di sicurezza