In qualità di ex amministratori del Comune di Castiglion Fiorentino ci sentiamo in dovere di intervenire nella discussione che si è aperta sulla istanza della Corte dei Conti pervenutaci in questi giorni al fine di sgombrare il campo da qualunque illazione.
Si tratta della contestazione di quattro delibere di giunta per le quali il procuratore della corte dei conti ravvisa che si possano configurare forme anomale di indebitamento.
Le quattro delibere riguardano: una anticipazione di cassa, l’anticipazione da parte del tesoriere delle quote Ici ed infine un mutuo che ci permetteva di realizzare diverse opere in attesa dei contributi di altri enti che si aggiungevano a quelli stanziati dal Comune.
Le opere realizzate sono: collegio santa Chiara, Ascensore del Comune, museo medioevale, marciapiedi della Casa della Salute e lungo la SP della Nave, la scuola di Santa Cristina, la sistemazione del Loggiato Vasariano e di Piazza della Tinaia, sotto servizi (acqua e gas) nel centro storico. Tutti lavori realizzati con contributi della Regione Toscana, di Coingas e Nuove acque, Provincia di Arezzo regolarmente completate e liquidate.
Il procuratore sulla base dell’ispezione del MEEF del 2010 ha interpretato questi atti come difformi dalla normativa e ci invita entro il 19 marzo a produrre controdeduzioni in modo che la Corte possa decidere o meno di applicare una sanzione pecuniaria.
Per parte nostra crediamo di aver fatto il bene di Castiglion Fiorentino ottenendo sulle opere in questione oltre un milione di euro di contributi, così come riteniamo di aver seguito per quanto riguarda le anticipazioni una normale prassi amministrativa.
Rimaniamo fiduciosi sul buon esito di tutta la vicenda.
Paolo Brandi, Edoardo Lucci, Angela Lucini, Moreno Pari, Alessandro Bennati , Francesco Fossati