Nello spazio dei blog del Corriere della Sera compare una vicenda davvero interessante avvenuta in Valdichiana. Una giovanissima aspirante scrittrice, Ilaria Pozzuoli, di appena dieci anni, ha pubblicato un proprio libro di racconti destinando il ricavato al Nido Margherita di Camucia e acquistando anche (sempre con la somma derivata dalla vendita dei libri) alcuni testi per la biblioteca della sua scuola, l’Istituto di Castiglion Fiorentino oltre al materiale di cancelleria da utilizzare in classe. Qui sotto il testo completo dell’articolo del Corriere. Ovviamente rivolgiamo a Ilaria i complimenti più sinceri, sia per le sue qualità di scrittrice che speriamo possa sempre più mettere a frutto che per l’idea
Scrive il Corriere della Sera:
Ilaria Pozzuoli aveva un sogno: diventare scrittrice. E lo ha realizzato: a soli dieci anni, pochi mesi fa ha pubblicato Racconti di un’aspirante scrittrice (editore GrafiCreo), che ha illustrato con i suoi disegni e con quelli di Alice Frattari e Tommaso Rossi. Il volumetto costa 6 euro (si può acquistare alla «Libreria le storie» di Camucia di Cortona, Arezzo, tel. 0575.1653831) e con i soldi guadagnati fino a ora Ilaria è riuscita a realizzare un altro sogno: donare 250 euro ad Action Aid, comprare dei libri per il Nido Margherita di Camucia di Cortona e acquistare venticinque libri per la biblioteca della sua scuola, l’istituto comprensivo Dante Alighieri di Castiglion Fiorentino (Arezzo), oltre al materiale di cancelleria da utilizzare in classe.
Ilaria scrive storie da quando aveva sei anni. E nell’introduzione al libriccino chiarisce le sue intenzioni:
«L’ho scritto per fare immedesimare molti bambini nel mio personaggio, un po’ strano, simpatico ed inventivo, infatti ci sono favole inventate. Molti brani sono esperienze vissute veramente, altri sono di fantasia, sta a voi giudicare quali sono i più belli!».
I racconti vanno da Il topo e l’uccello a La storia con gli ingredienti. C’è perfino la ricetta delle Lasagen della mamma, scritto proprio così, con la enne dopo la «e», perché la madre sbagliò quando mandò la ricetta alla zia di Ilaria: occorrente per il ragù, occorrente salsa besciamella, procedimento e via. Questa storia è una buona notizia per molti motivi: primo, perché una bambina di dieci anni ha un sogno e si impegna per realizzarlo; secondo, perché ha dei genitori che la aiutano; terzo, perché non ha voluto tenere per sé il «guadagno» della sua «opera prima», ma l’ha messo a disposizione degli altri.
È la storia di una realtà familiare solida, come vorremmo che fossero tutte, e di una infanzia serena, che speriamo porti lontano Ilaria e i suoi sogni.