Ci sono dei giorni in cui un pilota è assolutamente imbattibile. Ecco, uno di questi giorni è quello capitato oggi a Pedrosa che ha dominato, a colpi di giri record, dall’inizio alla fine il Gp di Sepang. Secondo si è piazzato Marquez, poi Lorenzo, Rossi, Bautista, Crutchlow e Smith. Agli altri, insomma, solo le briciole. Pedrosa parte a razzo e semina tutti, Rossi (che aveva conquistato la seconda posizione nela pole) è partito molto bene e subito ha inscenato duelli da cineteca con Marquez, ma il bello doveva venire ancora.
E già perché poco dopo è stato proprio il funambolico Marquez a lottare colpo su colpo con Lorenzo. Le loro Honda e Yamaha sono venute spesso in contatto, urtandosi con le carene, sfiorandosi quasi sempre. Fino a quando Marquez ha infilato un paio di giri veloci staccando nettamente Lorenzo. Da metà gara in poi quindi fine dello spettacolo, con posizioni consolidate e grandi distacchi. Ma va detto che dopo quei duelli visti oggi i tifosi possono considerarsi soddisfatti: gare del genere sono rare nella MotoGp di oggi. Fra le altre novità di Sepang anche lo stranissimo guasto al motore Ducati: non succedeva da secoli e il fumo bianco che è uscito dalla Desmosedici di Hayden aggiunge nuove preoccupazioni per il team di Borgo Panigale che, come al solito, anche qui ha accusato distacchi abissali dalle Honda e dalla Yamaha (Dovizioso solo ottavo). Un’ulteriore problema per il nuovo Direttore Tecnico Ingegner Dalligna che arriva da Aprilia (dove ha conquistato il quarto campionato del Mondo consecutivo in SuperBiKe per approdare alla Ducati). Il pilota aretino Luca Scassa alla sua seconda prova in MotoGP, ha concluso come la volta scorsa in 17° posizione. Bello il giro finale di Valentino Rossi che ha raccolto una bandiera con il numero 58 sventolandola davanti a tutte le tribune per ricordare i due anni senza Simoncelli. Un pilota che manca ancora tantissimo a questa MotoGp. Prossimo appuntamento ad Adelaide in Australia.