Con singolare regolarità, per il terzo anno consecutivo il mese di settembre ha ospitato una grande iniziativa pubblica dedicata al Tribunale di Montepulciano. Ma quella che si è svolta martedì sera alla Sala polivalente ex-Macelli ha superato tutte le precedenti sia per la presenza di pubblico sia per la partecipazione di rappresentanti delle Istituzioni e delle diverse articolazioni della società civile.
All’invito lanciato dal Comune e dall’Ordine degli Avvocati, oltre ad alcune centinaia di professionisti e semplici cittadini, anche giovani, hanno infatti risposto l’On. Luigi Dallai (PD), il Consigliere regionale Rosanna Pugnalini, il Presidente dell’Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani – UNCEM Toscana Oreste Giurlani, l’Assessore Provinciale Fabio Dionori, i Sindaci di Cetona, Fabio Di Meo, di Chianciano Terme, Gabriella Ferranti, di Chiusi, Stefano Scaramelli, e il vice-Sindaco di Sarteano Mauro Crociani.
Hanno partecipato, tra gli altri, il Presidente del Collegio dei Geometri della Provincia di Siena, Paolo Parrini, con il vice-Presidente e due Consiglieri, ed il Segretario provinciale del Partito Democratico, Niccolò Guicciardini.
Per il Comune di Montepulciano presenti il Sindaco Andrea Rossi, che fin dall’estate 2011, ovvero da quando la cosiddetta “manovra d’agosto” mise in discussione la permanenza del Tribunale, si è fortemente impegnato nella battaglia per la difesa dell’istituzione giudiziaria, e la Giunta al completo, insieme ad alcuni consiglieri di tutti gli schieramenti politici.
Per l’Ordine degli Avvocati, che ha affiancato costantemente il Comune in questo lungo percorso, sono saliti sul palco il Presidente Paolo Tiezzi e gli avvocati Fabio Andreucci e Daniele Chiezzi, ovvero due dei firmatari della proposta di legge di iniziativa popolare depositata in Parlamento per la revisione della geografia giudiziaria, tra i più attivi nella ricerca di soluzioni al grave problema.
Logicamente ampio e articolato il panorama degli interventi e dei pareri tra i quali ha trovato spazio anche il portavoce dei dipendenti del Tribunale, Pietro Di Nicuolo.
Tutte le prese di posizione tengono però ora conto delle novità scaturite dall’incontro con il Ministro di Giustizia Annamaria Cancellieri che sabato scorso, a Chianciano, hanno avuto il Sindaco Rossi, l’Assessore Biagianti e gli Avvocati Chiezzi e Izzo, e che avrebbe riaperto la possibilità di avere un “presidio di Giustizia” sul territorio.
E’ proprio questo l’obiettivo indicato dal Sindaco Rossi che, con realismo, ha delineato l’ormai accertata impossibilità di riavere un Tribunale propriamente detto, nella pienezza delle funzioni di quello soppresso. “Ma la battaglia non è persa – ha aggiunto Rossi – anzi, ricomincia ora alla luce di quello che ci ha detto il Ministro. Dovremo far sentire la nostra voce nella Commissione alla quale la legge assegna un anno di tempo per valutare i singoli casi e per questo dovremo percorrere tutti la stessa strada, alla stessa velocità, senza sbandate a destra o a sinistra”. Un invito alla compattezza, un “serrate le fila” che il Sindaco di Montepulciano estende a tutte le forze politiche, senza fughe in avanti di parte di nessuno.
L’analisi dei provvedimenti legislativi che hanno portato alla chiusura del Tribunale di Montepulciano mette in primo piano i presunti risparmi che ne deriverebbero alla Pubblica Amministrazione. Dati alla mano, invece, il trasferimento a Siena si sta già traducendo in un enorme aggravio di costi per lo Stato che porta con sé un altrettanto ragguardevole aumento delle spese e dei disagi per i cittadini.
Per questo l’Ordine degli Avvocati ha preannunciato un esposto alla Corte dei Conti, configurando l’ipotesi di danno all’erario.
Su questo punto il consigliere Rosanna Pugnalini ha garantito il sostegno della Regione Toscana, pronta ad approvare un documento in cui la difesa del Tribunale di Montepulciano si poggi su criteri già sostenuti dell’ente regionale come la maggiore efficienza della macchina di giustizia in sede locale e le difficoltà di collegamenti con il capoluogo di un circondario che già si configura come il più ampio della Toscana.
Da parte sua l’On. Dallai, dopo aver espresso la propria convinzione che questa riforma non darà benefici sul piano economico, ha affermato che la scelta è stata fatta ma che può essere rivista purché si riescano a confutare i suoi fondamenti . “Bisogna essere in grado di dimostrare la sostenibilità economica della nostra realtà giudiziaria” ha detto Dallai che ha invitato i territori ad impegnarsi su questo piano.