Eugene Laverty (Aprilia Racing Team) ha vinto la prima gara nella storia del Mondiale Superbike disputatasi sul tracciato dell’Intercity Istanbul Park, quinta vittoria per lui in stagione e, per la prima volta, in gara 1. L’irlandese si è portato avanti a Tom Sykes (Kawasaki Racing Team) nel corso del 13° giro, guadagnando terreno progressivamente, mentre il leader del campionato lasciava margine anche a Marco Melandri (BMW Motorrad GoldBet), che si è aggiudicato il secondo posto. Il ravennate è stato autore di un’ottima rimonta, partendo dalla settima posizione in griglia, e protagonista di un’agguerrita battaglia a quattro per la vittoria, con Sylvain Guintoli (Aprilia Racing Team), che si è dovuto accontentare del quarto posto. Davide Giugliano (Althea Racing Team Aprilia) ha chiuso quinto, dopo una lotta serrata con Toni Elias (Red Devils Roma Aprilia) fino agli ultimi istanti di gara. Stessa identica situazione per i due piloti del Team Pata Honda, Leon Haslam e Michel Fabrizio, in un “corpo a corpo” fino alla linea del traguardo, dove il britannico ha avuto la meglio, piazzandosi nono davanti al compagno di squadra. Il duo Honda è stato preceduto da Jules Cluzel (FIXI Crescent Suzuki) e Chaz Davies (BMW Motorrad GoldBet), in quest’ordine. Problemi tecnici hanno costretto un coraggioso e dolorante Ayrton Badovini (Team Ducati Alstare) a chiamarsi fuori dopo nove giri completati, eliminando così l’unica Ducati presente oggi in griglia. Anche l’australiano Mark Aitchison (Team Pedercini Kawasaki), nonostante un’apprezzabile partecipazione, si è trovato fuori dai giochi per motivi tecnici. Eugene Laverty (Aprilia Racing Team) si è ripetuto nellla seconda ed ultima gara di giornata all’Intercity Istanbul Park, che ha significato la seconda doppietta in carriera per il pilota di Toomebridge – dopo quella conquistata nel 2011 a Monza. Il pilota Irlandese si è messo subito all’inseguimento di Tom Sykes (Kawasaki Racing Team), riuscendo a colmare definitivamente il distacco sul leader nella fase centrale della gara: grazie ad una fantastica manovra all’ultima curva della pista, Laverty è riuscito a transitare sul traguardo in prima posizione, al termine del dodicesimo passaggio. Una volta conquistata la testa della corsa, Laverty ha dimostrato di avere il passo per poter stare davanti, mantenendo un discreto vantaggio fino alla bandiera a scacchi. L’altro pilota ufficiale Aprilia, Sylvain Guintoli, ha invece chiuso in solitaria al terzo posto, senza mai riuscire ad entrare in lotta per il successo. Nelle prime fasi della corsa Marco Melandri (BMW Motorrad GoldBet), quarto al termine, si è trovato nel mezzo di un’agguerrita battaglia, che gli ha fatto perdere terreno, con Toni Elias (Red Devils Aprilia), Chaz Davies (compagno di colori) e Davide Giugliano (Althea Racing Aprilia) – giunti rispettivamente quinto, sesto e nono alla bandiera a scacchi. Il romano si è dovuto accontentare di questo piazzamento, dopo un buon avvio, e si è visto sopravanzare anche da Jules Cluzel (FIXI Crescent Suzuki) e Leon Haslam (Pata Honda World Superbike) nel corso del decimo giro. Dopo di lui, l’altro romano, Michel Fabrizio, in sostituzione di Jonathan Rea, rimasto a casa in seguito all’infortunio procuratosi a Nurburgring. L’assenza di Ayrton Badovini (Team Ducati Alstare) dalla griglia ha marcato la prima gara assoluta nella storia del Mondiale Superbike senza Ducati al via, la seconda con nessun pilota della casa di Borgo Panigale a punti. In classifcicaTom Sykes Kawasaki conduce ancora con 323 davanti a Sylvain Guintoli Aprilia 315 ed Eugene Laverty Aprilia 297 seguono Marco Melandri BMW 290 Chaz Davies BMW 239 Loris Baz Kawasaki 180. La classifica marche vede in testa Aprilia con 419 seguono Kawasaki 377 BMW 354 ed Honda 216. Male anche in questa categoria le Ducate che a quanto sembra la cura Audi non porta quei successi che molti compreso il sottoscritto si aspettavano. Dopo aver perso i due piloti ufficiali la Panigale non sembra all’altezza delle altre.