Una stazione dell’alta velocità fra Arezzo e Chiusi, per colmare un vuoto sempre più evidente che relega le province di Arezzo e Siena, insieme con l’Umbria in una posizione di netta penalizzazione per quanto riguarda il traffico ferroviario sulle lunghe distanze. Leggendo l’Ansa di ieri, riguardo all’impegno preso dai due assessori regionali ai trasporti di Toscana (Ceccarelli) e Umbria (Rometti), c’è solo di che essere soddisfatti e sperare che la stazione “Media Etruria” sorga davvero, in tempi non biblici, e risulti davvero utile.
Da parte nostra, con un po’ d’orgoglio e la solita malcelata immodestia, ci permettiamo di far notare che esattamente questa idea l’aveva lanciata un nostro lettore, Donato Caporali, in questo intervento che aveva avuto un grosso successo di letture. Caporali collocava la teorica nuova stazione nei pressi di Farneta (Cortona)
Il tema della stazione in Valdichiana, peraltro, emergeva periodicamente da tanti anni, a volte era stato anche materia di complemento a qualche campagna elettorale e ricordo qualche anno fa un analogo intervento in materia da parte dell’allora Sindaco di Castiglion Fiorentino Paolo Brandi (che ovviamente la immaginava nel suo territorio comunale)
Sperando che non si scateni da subito una guerra di campanilismi fra Chiusi, Castiglione del Lago, Cortona, Castiglion Fiorentino e tutti gli altri comuni dell’area Valdichiana e che non si vada col compasso, la riga e la squadra come per l’Ospedale della Fratta, ma si ragioni da subito anche sulle infrastrutture “di corredo”, voglio comunque ricordare (peraltro va detto che l’assessore di riferimento lo sa bene e ci sta lavorando da un bel po’) che non vi è solo il problema dell’alta velocità, ma anche quello dei pendolari sulle tratte anche brevi (appunto Chiusi-Arezzo). In quel senso, più volte, Valdichianaoggi ha pensato a una sorta di “metro di superficie”, un’idea che sarebbe bello approfondire e dibattere insieme anche alle istituzioni locali