La Asl 8 ha recentemente pubblicato i risultati dello studio epidemiologico sulla popolazione di Civitella, Quarata e San Zeno. Il prossimo 5 settembre la stessa Asl 8 li presenterà pubblicamente ai cittadini di Civitella. In questi giorni, la Lista Civica per Civitella e il Comitato dei cittadini hanno potuto analizzare questi risultati ed effettuare le proprie considerazioni che sono state riepilogate in un documento che verrà presentato a tutti i cittadini in un’assemblea pubblica convocata per il giorno lunedì 2 settembre ore 21,30 presso il Palazzo Comunale di Badia al Pino.
Possiamo dire subito che lo studio epidemiologico conferma i dati preoccupanti di inquinamento ambientale e di ricadute sulla salute dei cittadini evidenziati nei precedenti studi pilota di qualche anno fa. Lo studio presenta inoltre anche delle lacune e mancati approfondimenti che ci auguriamo possano essere colmati al più presto.
Circa l’inquinamento da metalli (mercurio, argento, cadmio, cromo piombo ma Nichel in particolar modo) emerge sostanzialmente da quasi tutti gli approfondimenti: analisi dei capelli, analisi delle urine, bioindicatori, miele etc.
Circa le ricadute sulla salute dei cittadini emerge, per i linfomi non hodgkin, una eccedenza statisticamente significativa nei ricoveri delle donne per gli anni dal 1996 al 2009 (oltre il doppio dei dati attesi) e, per le leucemie, un’eccedenza statisticamente al limite del significativo negli uomini sia a livello di morti che di ricoveri sempre per gli anni dal 1996 al 2009.
Circa le lacune sui mancati approfondimenti riteniamo che lo studio abbia scontato un difetto di impostazione: i risultati emersi via via dai vari studi settoriali non hanno – a loro volta – influenzato gli altri studi settoriali, come invece sarebbe stato lecito attendersi.
Per esempio è emerso un pesante inquinamento da mercurio nel territorio di Civitella (dalle due alle tre volte il livello normale!) ed è noto che il mercurio determina problemi alla salute prevalentemente riguardo ai deficit cognitivi; nonostante questo è stato ritenuto di non studiare attentamente questa problematica nella popolazione di Civitella. Inoltre lo studio settoriale sui capelli e quello sui lavoratori delle industrie di recupero metalli evidenzia presenza di piombo in quantità superiori alla norma ma nonostante ciò questo metallo non è stato ricompreso fra quelli esaminati nelle urine della popolazione.
Inoltre poiché lo studio sui bioindicatori mostra che l’argento e il mercurio possono essere traccianti della Chimet ed essi si trovano nel territorio circostante alla Chimet stessa in correlazione con la distanza e si ha una significativa presenza anche a Tegoleto, perché non si è messo in discussione il modello diffusionale degli inquinanti Chimet dell’università di Siena che tende ad escludere Tegoleto come area di ricaduta degli stessi inquinanti della Chimet? Questo modello è molto rilevante poiché attraverso di esso si è esclusa una correlazione fra talune patologie e la Chimet. Si precisa che non va tanto messo in discussione il modello in quanto tale ma la rosa dei venti che – si ricorda – escludeva, in modo del tutto inverosimile, venti di provenienza nord-ovest (Tegoleto è in posizione sud-est rispetto alla Chimet).
Anche il quadro delle anomalie delle porfirine, che dal 30% dello studio pilota di qualche anno fa tornerebbero con il 16,5% quasi normali, va approfondito evidenziando l’esatta provenienza dei 152 analizzati; infatti si ricorda che lo studio pilota evidenziò anomalie in modo quasi esclusivo dai cittadini abitanti in Badia al Pino e Tegoleto.
Infine appare del tutto inaccettabile che lo studio sulle leucemie si fermi solo all’anno 2009. Peraltro proprio per il periodo successivo sono state fatte segnalazioni di ammalati e deceduti alla stessa AUSL 8 che al momento sono rimaste senza risposta.
Lista Civica Per Civitella, 31 agosto 2013
[.noresp.]