Ispirata dagli Irons Bros ho preparato uno “Zibaldone”, o meglio un “corso di alfabetizzazione” per tutti coloro che, inesperti di Saracino, vogliano iniziare a masticarlo un po’. Buona lettura e mi raccomando…ci vediamo venerdì sera alla Provaccia (quasi una vera Giostra, ma dedicata alle riserve, biglietto d’ingresso 5 euro) e se per domenica non avete acquistato il biglietto beh, perlomeno guardatevelo sulle Tv locali, vi garantisco che la Giostra è un evento assolutamente televisivo!
A come Araldo. Colui che chiama al campo le rappresentanze, legge la disfida di Buratto, annuncia la successione delle carriere e comunica al popolo i punti conseguiti da ciascun Giostratore.
Annuncia ogni altra disposizione diramata dal Maestro di Campo, dalla Magistratura o dalla Giuria. Una sorta di speaker, insomma. L’attuale araldo, l’inossidabile Chiericoni, lo vedete nella foto sopra accanto a me
B come Buratto. Buratto, simulacro di un imponente Re delle Indie, è dai tempi più remoti il protagonista della Giostra del Saracino. Contro di lui si scagliano le lance dei giostratori e li spesso per tre quartieri su quattro si infrange anche la speranza di vittoria. Sul braccio sinistro ha uno scudo con la targa da colpire; con la mano destra, invece, impugna un mazzafrusto (3 palle di cuoio) che usa per difendersi. Questa particolarità lo rende l’unico automa delle giostre in grado di difendersi. Appena colpito, il Saracino ruota su se stesso (sempre che funzioni quel benedetto meccanismo…) e protende la sua arma per colpire il giostratore sulle spalle. Buratto è accudito durante la Giostra da due Famigli, unici della piazza vestiti con abiti orientali. I due caricano il meccanismo del Saracino, fissano le targhe sul suo scudo e le consegnano, dopo ogni carriera, alla giuria per il calcolo del punteggio
C come Carriera. Il momento della corsa che porta allo scontro con il Buratto. Può iniziare dopo l’autorizzazione del Maestro di Campo che impartisce l’ordine attraverso lo scettro di comando. Inizia ufficialmente nel momento in cui il cavallo supera la linea di demarcazione con tutte le zampe. Negli ultimi anni è stata inserito anche la rivelazione cronometrica delle carriere. Il percorso deve essere svolto in meno di 4 secondi e 85 centesimi; qualora il tempo sia più alto si provvede alla decurtazione di due punti per carriera lenta.
C come Cancelliere. Sovrintende al sorteggio delle lance e verbalizza il verdetto della Giuria. Annota su un grande librone tutte le fasi salienti della manifestazione.
D come Date. Stabilite dal Regolamento queste sono: il penultimo sabato di giugno in notturna (Giostra di San Donato) e la prima domenica di settembre di pomeriggio (Giostra della Madonna del Conforto)
E come Emblema. Come tradizione ogni quartiere ha il proprio simbolo che lo rappresenta:
Porta Crucifera: Partito: nel primo di verde al monte di tre colli d’oro all’italiana cimato da una croce dello stesso; nel secondo di rosso al campanile della Pieve di Arezzo finestrato di nero ed affiancato da due torri pure d’oro aperte e finestrate di nero
Porta Sant’Andrea: Di verde alla croce di Sant’Andrea d’argento
Porta Santo Spirito: D’azzurro al ponte di tre archi al naturale, caricato al di sopra di quello centrale, più alto, da una lettera M cimata da una croce di nero, e cimato da una cinta muraria con tre torri al naturale, sormontato dalla colomba dello Spirito Santo raggiante d’oro.
Porta del Foro: Di cremisi alla Chimera di Arezzo rivoltata
F come Fanti. Una sorta di polizia medievale, da regolamento devono eseguire le disposizioni impartite dal loro comandante e mantenere l’ordine in campo. Ai fanti, espressione dell’autorità del Maestro di Campo, è dovuto il massimo rispetto da parte di tutte le rappresentanze. La scelta dei Fanti e del loro Comandante è effettuata in modo tale da garantire, nell’assolvimento dei loro compiti, una scrupolosa imparzialità ed una efficace esecuzione degli ordini ricevuti.
G come Giuria. Questa è composta da 5 tecnici (geometri, ingegneri, architetti): tre titolari addetti alla misurazione del punteggio e due supplenti. Sono nominati dalla Magistratura tra coloro che risiedono fuori dal comune di Arezzo e da quelli appartenenti all’area socio sanitaria aretina (Civitella, Capolona, Subbiano, Castiglion Fibocchi, Monte San Savino). Il primo giudice viene scelto tra i tre titolari. Chi fa parte della giuria a giugno non potrà essere nominato a settembre.
G come Gran Giurì. I tre membri vengono scelti direttamente dal Sindaco al momento della sua elezione. Sono Magistrati ordinari o avvocati iscritti all’albo da almeno 10 anni. Il loro compito è quello di valutare le segnalazioni della Magistratura ed eventuali ricorsi.
H no vabè… c’era l’H nel medioevo??? 🙂
I come Istituzione. E’ nata nel 1990 e la sua durata è stabilita fino al 2044. L’Istituzione si propone di mantenere, promuovere e sviluppare nel tempo la manifestazione denominata “Giostra del Saracino” quale patrimonio storico-culturale della città di Arezzo e delle sue più consolidate tradizioni. Ha pertanto il compito di organizzare annualmente tutte le iniziative inerenti la manifestazione e curarne quindi tutti gli aspetti regolamentari, economici, promozionali etc.. Assume pertanto su di sè, in una forma giuridica compiuta, tutte le competenze e le prerogative prima esercitate dal Consiglio Generale della Giostra del Saracino. E’ composta dal Sindaco, o suo delegato che riveste il ruolo di Presidente, e dai 4 rettori
L come Lizza. La piazza è attraversata diagonalmente da una lizza in terra battuta, delimitata da nastri bianchi che consentono di verificare la validità della carriera. I nastri laterali sono distanti tra loro 4 metri. La linea di partenza, realizzata con gesso bianco, è posta all’altezza del pozzo di Piazza Grande. Il Buratto si trova a 46 metri da questa.
L come Lancia. Ci sono due tipi di lance: quella da giostra e la lancia d’oro. La prima, realizzata in legno, è lunga circa 4 metri e viene sporcata di inchiostro nella punta per marcare il punteggio nel tabellone. La seconda, realizzata dal maestro Francesco Conti, è il premio del quartiere vincitore. Nelle prime giostre questa era semplice e senza dedica. In seguito fu istituita una dedica per personaggi illustri aretini e non, attraverso il lancio di un concorso nazionale per la realizzazione del bozzetto.
M come Musici. Il Gruppo Musici accompagna l’intero corteo storico con il suono delle chiarine ed il rullo dei tamburi rendendo più affascinante la sfilata dei 360 figuranti che si snoda fra le strade, i vicoli e le piazze della città. E’ composto al massimo da 47 figuranti tra cui un labaro, 11 tamburini, 33 chiarine (tra cui un Capogruppo) e 2 lucchi. Eseguono l’inno della manifestazione “Terra d’Arezzo”
M come Magistratura. La Magistratura è il principale organo giudicante della Giostra del Saracino. Può prendere decisioni di provvedimenti disciplinari, insieme al Maestro di Campo, dei figuranti presenti in piazza. E’ composta da 9 membri, nominati dal Consiglio Comunale tra persone che offrano imparzialità e competenza. Il mandato ha durata triennale. Nel momento dell’insediamento i nove magistrati votano il Primo Magistrato, all’interno del gruppo già formato. Alla Magistratura viene attribuito il compito di nominare la Giuria della Giostra, il Maestro di Campo ed i suoi aiutanti, l’Araldo, il Cancelliere, i Famigli Saraceni, il comandante dei Fanti del Comune scelti tra persone che offrano, nell’esercizio della loro funzione, ampie garanzie di competenza, di efficienza e di imparzialità.
M come Maestro di Campo E’ la più alta autorità in campo. Comanda gli armati, dispone i figuranti dei Quartieri e sovrintende allo svolgimento di tutte le fasi della Giostra del Saracino con pieni poteri. E’ giudice unico di tutte le questione tecniche inerenti lo svolgimento della Giostra. Il Maestro di Campo è coadiuvato in tutte le sue funzioni e rappresentato in tutta la sua autorità da due Aiutanti di Campo, di cui uno, quello munito di cavalcatura, assumerà la carica di Maestro di Campo Vicario e lo sostituirà in caso di assenza o impedimento.
N come notte prima del torneo, il momento più importante per ogni quartierista. All’interno dei quattro quartieri viene organizzata la cena propiziatoria
O come Occhini, il podestà che ripristinò in forma moderna la Giostra del Saracino. La prima dell’età moderna si è svolta il 7 agosto 1931.
P come punti e penalità. I punti effettivi sono quelli marcati nel tabellone e vanno da 1 a un massimo di 5. Questi possono cambiare “aumentando” o “diminuendo”.
1) FUORIUSCITA DALLA LIZZA: annullamento della carriera.
2) INTERRUZIONE DELLA CARRIERA : invalidamento della carriera.
3) CARRIERA LENTA: decurtazione di due punti.
4) GIOSTRATORE DISARCIONATO: perdita di due punti.
5) PERCOSSE DEL MAZZAFRUSTO: decurtazione di due punti.
6) ASPORTAZIONE DEL MAZZAFRUSTO (1,2 o 3 palle) premio di 1, 2 o 4 punti.
7) PRESENTAZIONE ALLA GIURIA a. rifiuto:perdita di tutti i punti; b. appiedato: perdita di due punti; c. dopo aver temporaneamente ceduto la lancia ad altri: perdita di 2 punti; d. senza lancia: perdita di tutti i punti.
8) CADUTA DEL CAVALLO: perdita di tutti i punti.
9) PERDITA DEI PARAMENTI: decurtazione di un punto.
10) PERDITA DELLA LANCIA: annullamento del punteggio.
11) ROTTURA DELLA LANCIA: raddoppio del punteggio.
12) MANCATA ROTAZIONE DEL SARACINO: perdita di tutti i punti o ripetizione della carriera.
Q come Quartieri. I veri protagonisti della manifestazione, attualmente, da statuto, sono 4: Porta Crucifera (rosso-verde), Porta Sant’Andrea (bianco-verde), Porta Santo Spirito (giallo-blu), Porta del Foro (giallo-cremisi). Ognuno di questi ha una propria sede, un proprio statuto e un proprio bilancio.
R come Rettore. E’ la carica più alta all’interno dei Quartieri, e viene scelto dall’assemblea dei soci. E’ membro di diritto dell’Istituzione Giostra del Saracino, dove rappresenta il proprio quartiere.
R come Regista, ha la funzione di applicare il “canovaccio” di regia delineato nel 1961 da Fulvio Tului, coordinando tutte le varie rappresentative della Giostra e di collaborare alla realizzazione delle altre iniziative collaterali organizzate dall’Istituzione Giostra del Saracino. L’attuale coordinatore di Regia è Andrea Biagiotti.
S come Sbandieratori. è un’organizzazione autonoma rappresentativa della Giostra del Saracino, alla quale prende parte in occasione delle due edizioni annuali. Sin dal 1960 l’Associazione si propone di restituire l’arte del “maneggiar l’insegna” nella sua forma più completa, restando fedele alla tradizione militare ma senza dimenticare l’aspetto artistico e coreografico. Puntualmente, le secolari figurazioni dello sbandieramento singolo e a coppie, coordinate e arricchite dall’immancabile accompagnamento di tamburi e chiarine, danno vita a uno spettacolo dinamico e coreografico, sorprendentemente elegante e di straordinario livello atletico. Al momento l’Associazione dispone di un organico di circa 60 alfieri e oltre 20 tra tamburi e chiarine.
T come Tripolino, vero nome Tripoli Torrini, attualmente con 15 giostre vinte è il giostratore più vincente nella storia della manifestazione. Ancora in vita, ha da poco compiuto 100 anni.
V come Valletti, I Valletti del Comune recano gli emblemi della città e il trofeo, “La lancia d’oro”, durante tutto il corteggio e lo custodiscono fino al momento della consegna al Quartiere vincitore. Sono riconoscibili dalla parrucca bionda che indossano durante la sfilata.
Z come zzzzz…no dai, spero di aver interessato tutti i lettori, specie quelli chianini meno avvezzi alla Giostra. Ci vediamo venerdì sera, venite perchè è davvero uno spettacolo!