Mi balena in testa una proposta alternativa che potrebbe modificare il modo di intendere il rapporto fra Camucia e quella che pur essendo una festa politica assurge ormai (in assenza di altro) al ruolo di festa di paese e evento principe dell’intera annata. Sto parlando ovviamente della Festa dell’Umidità…ops…volevo dire della Festa Democratica, o Festa del PD, ex Festa dell’Unità, attualmente in corso.
Come ben sapete da anni la festa si svolge nell’area di Piazza Chateau-Chinon, ben lontana da quello che si potrebbe definire il “centro storico” della frazione cortonese. La festa, proprio per la sua funzione che va ben oltre il confine politico, raccoglie sempre un buon successo e mescola un po’ di tutto: il solito liscio, i dibattiti politici, la discoteca, il rock dei gruppi giovanili, l’eterna briscola, spettacoli ed eventi di vario genere oltre ai ristoranti e agli epici “calcinculo” (quella specie di giostra con dei sedilini appesi a delle catene in cui uno deve cercare di agguantare un qualcosa sospeso per aria per vincere non so bene cosa)
La Festa, collocata in questa posizione un po’ defilata, mescola con difficoltà i vari eventi che spesso si svolgono in contemporanea, con sovrapposizioni che diventano difficili da gestire anche sul piano meramente acustico. Memorabile, qualche anno fa, una mia intervista all’attuale Presidente della Regione Enrico Rossi (allora Assessore regionale alla sanità), funestata da una band che a pochi passi proponeva l’intero repertorio di Elvis Presley e altri idoli del rock’n’roll anni 50. Per carità, erano anche bravi, ma scartavetravano decisamente gli attributi.
Visto questo problema e visto lo scarso contatto con il centro di Camucia in cui peraltro (l’ho già scritto tempo fa) mancano in modo pressochè totale eventi di qualsiasi genere, sarebbe carino provare almeno una volta una soluzione diversa, inserendo la festa proprio nel centro riempiendo le varie piazze e angoli disponibili: Piazza Sergardi, Piazza De Gasperi e il Parco Togliatti, Piazza Pertini (quella della Coop), la Pinetina ecc. ecc. ovviamente rispettando regole ovvie in fatto di orari e decibel
La cosa l’ho vista fare a Pesaro, dove un paio di anni fa incocciai per caso nella Festa Provinciale del PD: in ogni piazza o spazio verde c’era qualcosa. Da una parte il dibattito, dall’altra il liscio, dall’altra ancora la musica folk, e ancora altrove i ristoranti, lo stand dei libri e via così, con una vera e propria “invasione” di tutto il centro storico che però, aldilà del fattore politico che certo poteva creare qualche remora, era tutto ravvivato dall’evento, con negozi aperti e quant’altro. I vari punti erano comunque molto vicini e il percorso si faceva comodamente a piedi
Perchè non pensarci? Ah già…non si capirebbe più il senso di Piazza Chateau-Chinon. Vero…ma dai, lì potete comunque lasciarci qualcosa…che ne so…i ristoranti