Aperto da martedì 20 agosto il cantiere nel cimitero di Cesa. Prevista comunque a breve la fine dei lavori. “Si tratta della costruzione di un nuovo lotto di loculi”, spiega l’assessore ai Lavori pubblici,Mauro Faralli: “Il progetto, a cura dell’ufficio Tecnico del Comune, comprende l’ampliamento dell’attuale complesso cimiteriale con la creazione di 45 nuovi sepolcreti. La procedura per la gara d’appalto si è conclusa questa settimana. L’impresa vincitrice sta procedendo a cantierare l’area interessata dall’intervento dando così il via immediato ai lavori.
Il termine per la consegna dell’opera è fissato per il prossimo novembre. Durante le fasi di costruzione saranno ridotti al minimo i disagi per la popolazione che si recherà in visita ai propri cari”.
“Da poco conclusi i lavori nel cimitero del capoluogo, come previsto, anche in quello di Cesa – prosegue l’assessore Faralli – l’amministrazione comunale ha preso in carico l’esigenza dei cittadini al fine di poter dare loro una risposta concreta, di qualità e in tempi brevi”.
Gli interventi, appena conclusi sul primo cimitero a Marciano, e che si concluderanno a breve quindi su questo secondo, rientrano in un piano di riqualificazione e valorizzazione generale di queste strutture, attuato secondo i parametri previsti dalle attuali normative sull’edilizia cimiteriale, in conformità ai pareri pervenuti dagli Enti competenti, fra i quali la Soprintendenza ai Bapsae di Arezzo essendo presenti qui anche i cimiteri storici monumentali dei nuclei abitati”.
“Interventi pubblici importanti sostenuti interamente dal Comune. Se il grado di civiltà di un popolo si misura dal culto dei defunti, portarne a compimento oggi il progetto tecnico è stato un impegno morale cui questa amministrazione non si è sottratta – aggiunge il sindaco Marco Barbagli – alla cui base vi è stata la redazione del nuovo Regolamento sui servizi cimiteriali, deliberato dalla Giunta e approvato in Consiglio comunale già all’inizio di questa legislatura, considerato che il precedente risaliva al 1950, recependo le modifiche nazionali e regionali che sono state nel frattempo introdotte in materia nonché adeguandosi ai bisogni richiesti da una realtà sociale in continua evoluzione”.