Chi l’avrebbe detto che in solo 3 anni Cortona on the move sarebbe diventato un festival così importante? Beh, l’aveva detto Valdichianaoggi, che sin dagli albori ha sempre sostenuto l’idea sottolineando la forza del respiro internazionale del progetto, l’apertura mentale degli ideatori, le possibilità infinite che stavano dietro a quello che allora era poco più che un promettente embrione… ma a parte queste autocelebrazioni inutili resta solo da dire ancora una volta bravi agli organizzatori. All’inaugurazione a Palazzo Casali nonostante il cielo grigio c’era il pienone per quello che sembrava un “happening” anglosassone, inserito però nel bel contesto dello storico palazzo cortonese.
Eh già, uno dei punti forti di Cortona on the move è proprio questo: porta il tema della fotografia in viaggio in un contesto straordinariamente bello e ancor più straordinariamente adatto. In più, permette di recuperare parti di Cortona mai viste prima, donandogli un ruolo nuovo e affascinante. Una fra tutte l’ex ospedale. Inoltre: non è solo roba per appassionati, ma sa suscitare l’interesse di tutti e fornisce per tutta l’estate (fino al 29 Settembre) un “surplus” fisso all’offerta di eventi, mostre ecc della città etrusca.
Mica male avere avuto questa intuizione, proprio 3 anni fa. Per l’ennesima volta mi sprecherò quindi in congratulazioni ai tre che oggi stavano dietro il “banco”, col microfono in mano: Antonio Carloni, Nicola Tiezzi, Arianna Rinaldo. In particolare Antonio, quello della foto (perdonami Antonio, ho scelto in modo certosino quella con la faccia la più brutta che avevi nel profilo Facebook), quello che una mia amica che non l’aveva mai visto prima ha definito “una specie di sosia di Jovanotti però più paffuto“. Attorno a loro fra collaboratori, volontari e stagisti sono ormai una quarantina le persone che lavorano con entusiasmo per quella che è una manifestazione che continua a crescere e a centrare in pieno gli obiettivi.
Ormai la popolarità mediatica del festival è elevatissima, i sostegni e le citazioni nelle testate più importanti del mondo si susseguono e moltiplicano. Cortona fa nuovamente notizia, vende di nuovo il suo marchio in un’operazione culturale di ottimo livello qualitativo. Va negli Usa, ma va anche in Europa e nel resto del mondo. Altissimo anche il livello delle mostre, spiccato anche il coinvolgimento diretto della “massa”, compresa quella cortonese, con iniziative innovative (date un occhio a Be Onthemover, ad esempio, se volete dare una mano diretta anche voi) che vogliono fare da collante fra un festival con spiccata apertura internazionale e la nostra realtà locale
E’ un bene che quest’anno sia arrivato un sostegno più forte da parte dell’Amministrazione Comunale, che via via si è sempre più resa conto del gioiellino che si stava ritrovando in mano, e la new entry di Banca Popolare insieme con nuovi e più forti legami intessuti con tutto il sistema economico e sociale cortonese.
Ma che c’è da vedere in questo On the Move? Diciamolo, altrimenti faccio sempre e solo complimenti e non scendo mai nel concreto.
Beh, ci sono le mostre. All’ex ospedale, in Fortezza, nell’ex magazino di carni, in Via del Gesù, in Fortezza, a Sant’Antonio. Poi ci sono le letture portfolio e i workshop e un premio
Insomma: ce n’è abbastanza per creare un gran “movimento” e per passare qualche giornata estiva in modo interessante. Con la cultura, ebbene sì, questa benedetta cultura che anche grazie a Cortona on the move ci ricorda che abbiamo bisogno anche di lei per vivere