L’ultima serata al campo sportivo dell’Albergo è finita con il “tutto esaurito”. La coda di macchine che mi ha quasi bloccato sopra il passaggio a livello rischiando di farmi diventare una polpetta proprio non me l’aspettavo, la maggior parte di chi ieri ha partecipato ad Albergo Wave ha preferito non pagare l’ingresso e spendere i propri soldi agli stand e ai banchini che entrare dopo cena. E il panino di ieri sera me lo ricorderò per parecchio tempo, lo sapevo che dovevo portare la borsa frigo e tutto il necessaire: sedie, tavolino da campeggio e apparecchiare un pic nic da 8 portate, ma volevo fare la Ggiovane a sedere nel prato e dopotutto la cara buona vecchia birra non era male, ho detto cara?
Le 2000 persone di sabato sono state superate ampliamente se non raddoppiate, e gli under 35 erano il 90 % dei presenti, con una notevole presenza di bambini. Piccoli Rockers crescono. E il tasso di umidità che ho sentito nelle altre sere era decisamente sotto la soglia di allarme ricci. Quindi almeno per me la serata è stata perfetta, come la fila davanti alla parete rocciosa che mi ha impedito di salire ed essere immortalata mentre piangevo appesa ad una corda.
I romani Boxerin Club nonostante la giovanissima età hanno tenuto veramente bene il palco e il mio nuovo gruppo preferito i 77 Bombay Street mi hanno fatto saltare a dovere, tanto da tentare anche l’esperienza del gelato al bar della Polisportiva dell’Albergo e probabilmente è stato quel mezzo chilo in più a farmi gonfiare il dito mentre ai banchini mi provavo l’anello che cambia colore a seconda del tuo umore. L’anello era azzurro ” rilassato” e il mio dito era rosso peperone. Un’ ora dopo ero di nuovo in pista.
Max Gazzè sembrava veramente contento di salire sul palco di Arezzo Wave e la sua esibizione è stata la degna conclusione per una serata tranquilla, ma non noiosa.
Si è parlato tanto di Festival ridimensionato, ma la formula adottata secondo me è stata vincente. Non c’era la delusione e la freddezza dello Stadio mezzo vuoto dell’anno scorso e nel caso l’anno prossimo Arezzo Wave tenti l’avventura Perugia ha lasciato sicuramente un ricordo migliore. Le serate allo Sugar hanno superato le aspettative, gli eventi, gli incontri, i workshop organizzati ad Arezzo, a Villa Oliveto e all’Albergo hanno fatto da ottimo contesto e anche il meteo ha fatto veramente del suo meglio per non rompere le scatole. E nonostante l’assenza dei grandi nomi del passato i gruppi che sono intervenuti ci hanno ricordato che per fare buona musica non bisogna aver venduto per forza milioni di dischi. Affermazione un po’ retrò, diciamo anche aver fatto milioni di condivisioni.
Comunque l’avventura non è ancora finita. Oggi Arezzo Wave +1 con i concerti rimandati giovedì. A Downtown Arezzo Factory via Masaccio si riparte con i Samcro, Sisyphos, Modern Blossom, Gran Turismo e Massimo Zamboni… portate l’abbronzante, io porto anche un ombrellino bianco.