Il premio Nobel, Albert Einstein, in uno dei suoi scritti più famosi, risalente al 1935 diceva: “Non pretendiamo che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose. […] Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere superato. Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e disagi, inibisce il proprio talento e dà più valore ai problemi che alle soluzioni. La vera crisi è l’incompetenza. Il più grande inconveniente delle persone e delle nazioni è la pigrizia nel cercare soluzioni e vie di uscita ai propri problemi.
Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia.
Senza crisi non c’è merito. E’ nella crisi che emerge il meglio di ognuno, perché senza crisi tutti i venti sono solo lievi brezze. […] Finiamola una volta per tutte con l’unica crisi pericolosa, che è la tragedia di non voler lottare per superarla.”
Uscire dalla crisi è possibile ma è necessario non piangersi addosso e ripartire da noi stessi…
Innegabilmente una situazione di crisi porta spesso, soprattutto nel breve periodo, stress, paura, ansia, rabbia e addirittura forme complesse di depressione ma sta a noi afferrare l’incredibile opportunità di cambiare, possibilmente in meglio, la nostra vita! (ricordate il vecchio detto: “Se si chiude una porta, si apre un portone”?).
Questa la convinzione sposata anche da Sportello Anticrisi, nato sul modello dei boot camp made in USA (per rispondere alle conseguenze fisiche e psicologiche di un’epidemia di povertà che colpirebbe, secondo gli ultimi dati, il 30% delle famiglie italiane) che, come già accaduto nelle grandi metropoli italiane, ha aperto i battenti anche dalle nostre parti, precisamente presso il Centro per l’impiego di Arezzo.
Questo importante servizio, al quale possono rivolgersi i lavoratori in situazioni di disagio, i soggetti in mobilità o in trattamento di CIGS, i disoccupati, ha come compito primario quello di fornire informazioni ed assistenza su iniziative promosse da Provincia di Arezzo, Regione e Comuni e altri enti del territorio a sostegno di lavoratori e delle famiglie in situazione di forte disagio economico, oppure informazioni in materia di microcredito, promuovere interventi di politica attiva a favore dei lavoratori che perdono o rischiano di perdere il posto di lavoro o che si trovano in particolari situazioni di disagio familiare.
La Provincia di Arezzo insieme alla Camera di Commercio ha, inoltre, istituito un apposito fondo per il sostegno ai lavoratori delle aziende ubicate nel territorio provinciale e con posizione aziendale presso sedi Inps della provincia di Arezzo che hanno maturato il diritto alla mobilità, alla CIGO, CIGS, CIGS in deroga o di trattamento di disoccupazione, al fine di ottenere l’anticipazione del trattamento economico stesso che il lavoratore vanta nei confronti dell’Inps.
Si tratta, dunque, di un servizio importante ed utile per ripartire e superare un momento di grande difficoltà economica e occupazionale come quello attuale, soprattutto nella nostra realtà territoriale.
Ad ogni modo chi si ferma (o si scoraggia) è perduto! Sintonizzarsi sulla frequenza della realtà che desideriamo, dunque, non potrà che aiutarci ad ottenere quella stessa realtà. Non c’è altra via. Attenzione, non si tratta di tesi filosofiche, questa è semplicemente fisica.
Essenziali le cd. “tre regole di lavoro” di Albert Einstein che non conoscevo e che ho letto recentemente in un post su Facebook:
1 esci dalla confusione, trova semplicità.
2 dalla discordia, trova armonia.
3 nel pieno delle difficoltà risiede l’occasione favorevole.
Perché non provarci? Perché non scegliere di aprirsi a nuove opportunità? In fin dei conti nella cultura orientale il termine “crisi” vuol dire opportunità e in greco significa scelta.
Infine un piccolo vademecum -in cinque punti- che tengo sempre bene a mente quotidianamente e che spero vi sia utile per il futuro:
1. Sbagliare è un nostro diritto, così come risollevarci, ogni volta che lo vogliamo.
2. Dietro la nostra debolezza si nasconde la nostra forza.
3. La sofferenza è il nostro personal trainer, ci forgia per affrontare la vita.
4. Le intenzioni contano ma i fatti di più. Agiamo!
5. Non possiamo cambiare il mondo: cambiamo noi stessi e il mondo cambierà!
Tutto questo vale per trovare un nuovo lavoro o migliorare quello attuale ma vale anche nella vita privata. Se il vostro partner vi ha lasciato o non vi ama più come prima fatevi delle domande, datevi -subito- delle risposte ma soprattutto agite e datevi una svegliata (il prima possibile).
La vita non aspetta nessuno!
Un “in bocca al lupo” forte, forte a tutti voi!