TRASGRESSIONI
mostra personale di pittura di Raffaele Tarpani
Palazzo Casali — Cortona
11 maggio — 2 giugno 2013
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Forti e antiche sono le radici che collegano Cortonaall’Umbria, tanto
antiche da affondare nelle nebbie del mito:
Dionigi di Alicarnasso ricorda infatti che i Pelasgi, venutidalla
Grecia, poco dopo la guerra di Troia, occuparono larocca di Cortona che
apparteneva agli Umbri.
La culturaumbra è spesso mescolata a quella etrusca di Cortona,
cometestimoniano matrimoni, nel corso del IV secolo a.c., qualiquelli
tra /Art Mefanates, /di /Mevania, /l’odierna Bevagna, e/Velia Hapisnei,
/cortonese, o il fatto che la villa romana diOssaia, nella prima fase
edilizia, attorno al I secolo a.c.,appartenne alla potente famiglia
perugina dei /Vibii Pansae./
Cortona, che ospiterà dal giorno 11 maggiofino a domenica 2 giugno 2013,
presso Palazzo Casali, lamostra “Trasgressioni” del maestro Raffaele
Tarpani, artistadi origini perugine, che vive e lavora in Umbria da
moltianni è la sede naturale per tale artista, profilandosi comeun altro
evento che scandisce, insieme a molti altri, unacollaborazione ormai
solida, formalizzata da un protocollodi intesa, tra il Comune di
Castiglione del Lago e il Comune di Cortona.
Il pittore Raffaele Tarpani, nato a Perugia nel 1949, hainiziato
l’attività artistica nel 1962, allestendo numerosepersonali nella
regione natale e conseguendo importantiriconoscimenti in occasione di
concorsi nazionali ed internazionali. Sue opere sono presenti in
collezioni d’arteprivate e pubbliche in Italia, in Austria, Belgio,
Svizzera,
Olanda, Gran Bretagna, Germania e Francia. L’arte delmaestro è capace di
cogliere al meglio lo spirito delle terre del centro Italia, attraverso
l’uso sapiente dei colori, che trasmettono l’idea di una natura
splendente,palpitante di luce, quale è quella umbra e toscana.
In questosenso si tratta di una mostra che se da un lato ci
presenta,attraverso molte opere inedite, il risultato della maturità
diun cammino artistico, dall’altro è anche una operazionedi metodo che
vede collaborare due comuni e, dunque, due regioni confinanti, con un
unico obiettivo: quello di promuovere il proprio territorio,
culturalmente omogeneo, anche grazie alla reinterpretazione artistica,
andando adintercettare la sensibilità di quel pubblico attento e colto
che a Cortona, dai tempi del /Grand Tour, /è di casa.
Cortona, 10 maggio 2013