Il weekend più lungo della stagione, già iniziato ieri sera, coincide con le classiche iniziative primaverili socio-culturali del 25 aprile e primo maggio. E, nella penuria dei locali invernali avviati verso le ferie, faremo di necessità virtù e daremo conto quindi anche di eventi poco avvezzi a questa rubrica.
GIOVEDI’ 25. Festa della Liberazione, tana libera tutti! Se vi siete ripresi dalla sbornia di ieri notte, oggi consiglio l’incontro-dibattito sulla Resistenza organizzato dai Giovani Democratici ad Arezzo (piazza Sant’Agostino, ore 17), un modo per riflettere su come è cambiato il concetto di Resistenza dal 1945 ad oggi.
Poi un consiglio off topic: al Teatro Rosini di Lucignano, stasera, ecco La mia Toscana, spettacolo folk con Riccardo Marasco.
VENERDI’ 26. Continuiamo nel solco della cultura con lo spettacolo Libertà l’è morta, serie di canti anarchici risalenti al periodo a cavallo fra 800 e 900, iniziativa che si tiene al Circolo Aurora (ore 22). Quindi tutti a ballare: closing party al Pavo Real, closing party al Betty Page (in consolle si alternano tutti i migliori dj della stagione, ingresso gratuito), e seratona al Grace con il “We love Grace” che ospita il vocalist Fabio Catti. Karemaski: sul palco ecco Ronin e The crazy crazy world of mr. Rubik.
SABATO 27. Senza dubbio il giorno più intenso di eventi. Partiamo extra moenia, con il compleanno del Cantiere21 che propone per l’occasione un “Fluo party” d’eccellenza. Torniamo in zona con il veglione del Liceo classico di Cortona a La Vispa, arriva ospite nientemeno che Fedez (nella foto), uno dei miglior artisti rap del momento. Al BrigitteBardot occhialini colorati per tutti nella serata “Never hide party”. Si respira odore di salsedine all’Officina 7 con la “Tropical night” dove si promette che tutto, dalla musica all’allestimento, sarà in perfetto clima tropicale. Fra un Pina Colada e un movimento d’anca. Chiudiamo poi in Casentino al River Piper con la “Morning light” che presenta il live set di Matteo Giovani e Cosimo, accompagnati dalla voce di Roberto Francesconi.