Anche quest’anno l’avvicinarsi della data del 25 Aprile assume un sapore particolare. Rifondazione Comunista tiene a ricordare a tutti (soprattutto a coloro che hanno la memoria corta) come si sia di fronte ad una festa che deve essere di tutti ed essere un momento di riflessione sia sul nostro passato che, ancor di più, sul nostro futuro.
La liberazione dell’Italia dal fascismo ci deve far meditare bene su quanto sia importante combattere certe derive che tornano ogni anno sempre più attuali in una società che rischia di non avere gli anticorpi necessari affinché si possa dire definitivamente di aver sconfitto questo cancro. Al di là però di queste parole assolutamente doverose e – ci aspettiamo – condivise non possiamo fare a meno di denunciare la gravità di un atteggiamento che si verifica tendenzialmente sempre di più nel mondo del lavoro sia in occasione del 25 Aprile che in occasione del 1° Maggio. Siamo a conoscenza del fatto che alcuni posti di lavoro e supermercati terranno aperto anche in occasione di queste festività. Considerando che già stiamo assistendo ad un inesorabile degrado culturale e di valori della nostra società che la politica ha il dovere di contrastare, oggi, con le indiscriminate liberalizzazioni messe in atto dai recenti Governi ed in particolare dal Governo Monti sostenuto sia dal PD che dal PDL, giovani lavoratori e lavoratrici, spesso in condizioni di precarietà (e quindi ricattabili) sono costretti al proprio posto di lavoro. Oltre al danno la beffa. Rifondazione Comunista non intende sottostare a questo meccanismo, illogico anche dal punto di vista dei profitti che questa parte più retrodata del padronato italiano pensa di effettuare, e condanniamo senza se e senza ma questo continuo attacco al mondo del lavoro, la distruzione con una mano dei diritti di chi lavora mentre con l’altra mano si salvaguardano degli insopportabili privilegi. Siamo quindi senza condizioni al fianco dei lavoratori e ci faremo carico di tutte le possibili azioni che possano essere intraprese per fermare questo scempio nella constatazione però che l’amministrazione comunale di Cortona non ha margini per intervenire con le mani legate dalla normativa nazionale. Ricordiamoci che stiamo festeggiando proprio l’anniversario della vittoria della Resistenza ed auguriamo buon 25 Aprile a tutti, ma soprattutto a chi fa finta di niente ed a chi prosegue nello sfruttamento del lavoro altrui, ricordandogli che di fronte avranno avversari che resisteranno oggi come allora.
PRC Cortona