{rokbox title=| :: |}images/sadamassemblea2.jpg{/rokbox}Finalmente c’è un progetto di riconversione per la ex-Sadam (o meglio, c’è una “ipotesi progettuale”), adesso c’è da capire se l’idea possa conciliarsi con la nostra realtà, abbia reali prospettive di riuscita e abbia quindi senso portarla avanti. La sensazione che si ha è comunque quella di trovarsi di fronte ad un punto di svolta, un momento “topico” che sa di stretta finale visto che ci troviamo a poca distanza dalla fine delle tutele per i cassintegrati e dalle prossime elezioni amministative castiglionesi del 2011. Le incognite da considerare sono tante, e ovviamente ciò causerà dibattito nei prossimi mesi. Le esigenze da salvaguardare sono plurime: la tutela dell’ambiente, della salute, dei posti di lavoro, della filiera agricola, dello sviluppo industriale.
Bisognerà capire, in parole povere, se il gioco vale la candela e se convenga o meno dire “Si”. Occorrerà farlo senza tanti paraocchi, pregiudizi e soprattutto senza speculazioni politiche e sindromi varie. Intanto però c’è una proposta, e questo rispetto allo stallo durato anni in cui tanto si è discusso ma le idee e le proposte per dare una soluzione equa al problema sono state meno che zero, il passo in avanti è notevole.
Ieri sera intanto l’assemblea al “Villaggio del Giovane” (vedi foto) è stata molto partecipata ed ha visto riuniti una larga varietà di soggetti: dall’azienda proponente ai soggetti istituzionali (il Sindaco Brandi, l’assessore provinciale Cutini, perfino l’assessore regionale Salvadori), i Sindacati, le associazioni degli agricoltori. Tutti più o meno d’accordo sul fatto che la proposta non sia da escludere a priori, ma anzi contenga prospettive interessanti meritevoli di essere approfondite e vagliate. I contorni principali del progetto di PowerCrop dovrebbero essere questi: in pratica un nuovo polo industriale che dovrebbe contenere al suo interno una centrale alimentata a colture oleaginose (olio di girasole) destinata a produrre energia elettrica oltre che, attraverso l’uso di pannelli ottenuti lavorando i residui legnosi della lavorazione del girasole, calore destinato all’utilizzo da parte di nuove aziende destinate a nascere nella stessa area. Tali aziende porterebbero avanti attività legate alla trasformazione dei prodotti orto-frutticoli. Nuovi posti di lavoro quindi, dicono, e una notevole prospettiva di crescita futura con forti legami con l’agricoltura locale, anche sul piano della tanto citata “filiera”. Il tutto, ovviamente, in un luogo diverso da quello dove sorgeva la Sadam, ma sempre all’interno del comune di Castiglion Fiorentino. Per l’individuazione si dovrà fare fede a quanto previsto dalle disposizioni urbanistiche, e quindi è logico prevedere una collocazione vicina al confine col comune di Marciano (tra Ponte a Cesa e il centro volo Serristori). Al posto della ex-Sadam il progetto prevede invece una riqualificazione con destinazione ad uso sportivo e residenziale: un campo da golf a 18 buche, una serie di attività ricettive e una zona residenziale-commerciale. Le due cose, riqualificazione della ex-sadam e nascita del nuovo polo industriale, dovrebbero andare di pari passo, una legata all’altra.
La “nuova Castiglioni” destinata a fiorire, se verrà detto “Si”, nei prossimi anni piacerà ai castiglionesi? Questa è l’incognita più grande, ed è su questo piano che adesso si apre il confronto.