Domenica 21 Aprile sarà una giornata importante. In molti mi hanno chiesto di segnalare la manifestazione indetta da una lunga serie di sigle fra cui l’Associazione Tutela Valdichiana, Comitato Tutela Cortona, Comitato Salute e Paesaggio in Valdichiana, Comitato per Castiglioni e Italia Nostra. Una camminata lungo il Sentiero della Bonifica con inizio alle 15 (che fra l’altro detto per inciso avrebbe bisogno di manutenzione ma coi tagli a ogni spesa la cosa sta diventando pressochè impossibile) partendo dal Ponte di Porto a Cesa fino al punto in cui Powercrop vorrebbe far sorgere il nuovo Polo energetico castiglionese post-Sadam.
Seguirà poi un incontro-dibattito nel vicino Serristori.
Della manifestazione parlo volentieri, perchè si tratta di un momento molto significativo che sicuramente mobiliterà molti cittadini e non è da escludere la presenza anche di qualche nostro Sindaco.
Permettetemi però, come già ho fatto in passato, di esternare qualche dubbio pur nel totale rispetto dell’attività dei vari comitati.
Nel volantino di presentazione, come già in tante altre occasioni, si motiva il “No” al progetto di Powercrop e ad altri 18 impianti (loro le chiamano “centrali”) che già sono “in funzione o in fase di autorizzazione” in tutta la Valdichiana. Prima di tutto il discorso legato alla salute, l’inquinamento, il danno paesaggistico ecc ecc. Tutte argomentazioni interessanti e nel complesso condivisibili.
Senza voler mettere in dubbio la buona fede di nessuno, ecco però le cose che non mi hanno mai convinto e tuttora non mi convincono.
Prima di tutto la semplificazione del linguaggio, con un vocabolario che ho ritenuto un po’ forzato. Ad esempio l’utilizzo di temini come “centrale” anche quando si trattava di minuscoli motori di ridottissima portata. Di sicuro con questi metodi non si trasmette un’immagine vicina alla realtà e non si favorisce un dibattito sereno ed equilibrato nè una corretta informazione (stessa mancanza, peraltro, c’è spesso anche sul fronte opposto).
C’è poi un’altra semplificazione, quella di dipingere le grandi o piccole aziende che arrivano con le biomasse o affini come qualcosa tipo-Spectre, cioè il male assoluto.
L’altra semplificazione che ho a volte verificato è quella di ridurre, nella vulgata, ogni forma di produzione energetica che abbia il suffisso “bio” come la stessa identica cosa, facendo di tutta l’erba un fascio
Poi il dimenticarsi quasi sempre di quel (magari poco) di buono che la politica locale è riuscita a fare, ad esempio il recente documento sottoscritto da tutti i Sindaci della Valdichiana in cui di fatto si esternano con estrema chiarezza una lunga serie di dubbi rispetto all’idea del Polo Energetico Castiglionese.
Affine a questo ci sono le strumentalizzazioni politiche e le questioni puramente personali. In tanti intorno ai Comitati ne hanno ricavato polemiche ad hoc sperando di pescare qualche voto nell’indignazione generale facendo più disinformazione che informazione. Allo stesso tempo qualcuno dei comitati, che pure orgogliosamente si definiscono apolitici, si è candidato in elezioni locali. In qualche caso mi ha dato pure l’impressione di agire più per rivalsa per qualche torto subito che per reale volontà di impegno civile.
Infine, il dilemma più grande che tante volte ho segnalato, mi viene dall’aver sentito per anni solo ed esclusivamente dei No che per quanto nella sostanza condivisibili rimangono una modalità monca di impegno civile. Il senso civico infatti non deve limitarsi a scongiurare un pericolo per la propria salute o la propria attività economica, ma deve andare oltre e gli stessi comitati non possono fare solo il pungolo e sollevare le questioni, per quanto questo sia utilissimo.
Su questo fronte, quello della proposta, più che utopistici ritorni ad un’onirica età agreste o al considerare ulteriori sviluppi turistici o la promozione delle tipicità come la panacea universale (per chi ha un’agriturismo, un ristorante o qualche ettaro di viti), non ho sentito niente e di sicuro non sono state trovate soluzioni in grado di disegnare un futuro della Valdichiana soprattutto sul fronte dell’occupazione. Intendiamoci: la soluzione non sono nemmeno le centrali a biomasse, ma ripeto per l’ennesima volta che oltre ai No si dovrebbe cominciare a inventarsi qualcosa per poter dire anche Sì. Perchè siamo fermi da anni, e in qualche modo si deve ripartire
Quello che mi auguro è quindi che, per la prima volta, si riesca a sentire una qualche proposta per una ri-organizzazione economica in Valdichiana davvero eco-sostenibile e moderna.
Peraltro la manifestazione verrà a 5 giorni dall’incontro fra Sindaci di cui ho parlato ieri, quello in cui si proverà proprio a immaginare il futuro della nostra vallata. Chissà che combinando auspici e proposte di queste due giornate, quella del 16 e quella del 21, davvero non si riesca a fare qualche passo in avanti importante. Uscendo dalla Paranoie