Un lampo iridato sotto la torre del Cassero. Nell’albo d’oro della Rampichiana, che quest’anno si è disputata a Castiglion Fiorentino, entra anche il nome prestigioso del greco Ilias Periklis (Full Dynamix), campione del mondo marathon in carica, che lungo i crinali della Val di Chio ha imposto la sua legge, staccando di oltre un minuto la coppia della Simax Cannondale, Samuele Porro e Johannes Schweiggl.
Un podio altisonante a coronamento di un’edizione record, 1.350 i partecipanti che hanno preso il via dal palazzetto dello sport Fabrizio Meoni, un’edizione baciata dal clima primaverile anche se nuvoloso e da condizioni paesaggistiche e artistiche spettacolari. È la prima volta che il piazzale del Cassero diventa location di una manifestazione sportiva di queste proporzioni, e gli ultimi metri tutti in salita, oltre che avere un’ottima cornice di pubblico, hanno reso il finale di gara suggestivo e chissà se gli atleti, stanchi e così sporchi di fango che si faceva fatica a riconoscerli, abbiano avuto il tempo di apprezzare il paesaggio dal murello del piazzale.
Esperimento riuscito, quindi, per l’Asd Cavallino del presidente Giuseppe Peruzzi che quest’anno ha voluto collocare la Rampichiana lungo i sentieri attorno alla città del Cassero, e ha trovato l’appoggio fondamentale del Comune, Proloco, Geco e – non dimentichiamoci – di tutte le attività commerciali, dell’Associazione nazionale dei Vigili del Fuoco, della Misericordia e della Vab. Grazie ai volontari di queste associazioni è stato possibile gestire tutte le criticità che si hanno quando 1.350 ciclisti si “disperdono” lungo 42 km di sentieri e strade dissestate.
Per la cronaca, oltre al podio citato, segnaliamo il quarto posto del campione europeo Alexey Medvedev, quinto Umberto Corti, poi l’ex stradista Francesco Casagrande, settimo Johann Pallhuber, ottavo Massimo De Bertolis e nono Emanuele Spadi. Nomi di spicco del panorama internazionale mtb, anche se contro questo Periklis c’era ben poco da fare. Il greco ha preso il comando già prima di metà corsa, segnalato in testa al valico della Montanina, e poi ha aumentato il suo vantaggio sulla coppia della Simax Cannondale che ha preferito andare di pari passo e si è presentato tutto solo al Cassero dopo poco meno di due ore di gare. Anche fra le donne ha vinto la favorita, nonché campionessa italiana, Daniela Veronesi, davanti a Elena Gandoni. Era previsto ovviamente anche un percorso medio, e qui a spuntarla è stato Emanuele Cervetti davanti a Gugliemo D’Ambrosi.