Gli enti locali stanno predisponendo i bilanci di previsione per l’anno 2013 evidenziando forti segnali di criticità, visto che i responsabili dei servizi finanziari di ogni comune devono osservare i principi della veridicità e dell’attendibilità delle poste iscritte a bilancio. Non è da meno il comune savinese, come tiene a precisare Giuseppe Ginepri Assessore al bilancio della cittadina di Papa Giulio III: “Stiamo affrontando, come tutti i comuni italiani, l’elaborazione di un atto che presenta subito un difficile ostacolo in virtù della manovra ‘Salva Italia’.
Tale manovra, infatti, incide profondamente sulla struttura del bilancio dei Comuni, in quanto prevede grandi novità sia sul fronte delle entrate tributarie che dei trasferimenti erariali, creando al contempo notevoli incertezze a causa dell’assenza di dati di riferimento. Uno degli elementi sostanziali è quindi l’introduzione della Tares (TAriffa Rifiuti E Servizi) al posto della ‘vecchia Tarsu’. A tal proposito vorrei evidenziare due aspetti molti significativi sull’introduzione di questa nuova imposta: primo, che essa non comprende unicamente il costo dello smaltimento dei rifiuti ma anche di un’addizionale minima dello 0,30% sulla superficie sia coperta che scoperta, facendo aumentare in maniera esponenziale il costo della nuova tariffa che i comuni dovranno applicare agli utenti; tale aumento andrà a colpire in modo abnorme molte attività commerciali e produttive che hanno grandi superficie scoperte mettendo seriamente a rischio la chiusura delle imprese”. Evidenziati i problemi della nuova imposta, Ginepri prosegue: “In un momento economico e finanziario così particolare i comuni dovranno svolgere il ruolo di gabellieri per conto dello Stato tassando le imprese e i cittadini. E’ una situazione insostenibile per le amministrazione comunali”. In merito alla ‘Future action’ Ginepri conclude: “Come amministrazione comunale savinese ci adopreremo in tutti gli ambiti possibili, unitamente a tutti gli altri comuni, per potere modificare l’applicazione di una imposta-tariffa-gabella ‘Tares’ che tutti noi riteniamo iniqua e soffocante per l’intera economia e i cittadini stessi”.