Ieri, sopportando l’ennesima persona che doveva raccontarmi vita morte e miracoli della propria esistenza, ho avuto un’epifania di cui avrei fatto volentieri a meno: Willy Pasini, quello che chiamano anche “Professore”. Credevo che con la fine del Maurizio Costanzo Show fosse finita anche la sua era, lui che una volta l’ho pure trovato a prendere il caffè corretto al Bar Trombetta di Rigomagno (Ar) perchè ha una casetta in questo borgo.
Perseguitato. Insieme alla sua immagine mi è balenata alla mente la sua teoria del lasciarsi con galanteria. Sarebbero sette punti da seguire (o inseguire), ve ne cito cinque, quelli che preferisco.
* La sferzata. Pratica: un colpo e via. Se devi mandare a quel paese la tua anima gemella fallo al volo. Ricordale per esempio di quella volta che avevi mangiato troppi datteri e sei corso in bagno. Capirà.
* Personalizzare. Pratica: la separazione di una coppia, come l’innamoramento, deve avere una sua anima. Qualcosa del tipo: cara, ci vogliamo dire vaffanculo facendo bunging jumping alle cascate delle Marmore?
* Salvare la faccia. Pratica: mai parlare male degli ex. No amico, non puoi raccontare di quella tua ex precisina che quando andava in bagno suonava la quinta di Beethoven.
* Vietati i confronti. Pratica: mai dire il mio ex era più/meno ecc… Non è vero Willy, non in tutti i casi. Fai in modo che un uomo medio possa sentirsi dire “il tuo è più grosso di quello del mio ex”.
* Non recuperare i regali. Pratica: non puoi chiedere indietro ciò che hai regalato. Al massimo puoi rispedire al mittente quelli che ti ha regalato lui e ti hanno fatto vomitare
Conoscevo un Willy ed era molto più simpatico. Veniva da lontano e diceva cose del tipo “Con chi lo facciamo accoppiare il lucertolone del Sudan?“. Pasini, hai mai sentito qualcuno dire “cara, i miei rispetti, vaffanculo”? Colonna sonora: Amici mai By Antonello Venditti